23 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Pedofilia

Belgio, si dimette il Presidente della commissione d'inchiesta

Dopo il sequestro da parte della Procura del materiale raccolto

BRUXELLES - Nuovo capitolo nella vicenda dei casi di pedofilia nella chiesa belga. Peter Adriaenssens, il presidente della Commissione incaricata di esaminare il dossier sugli abusi sessuali in cui sono coinvolti alcuni sacerdoti, getta la spugna. Lo scrive il quotidiano De Standaard in edicola oggi, sottolineando che la decisione dello psichiatra è arrivata dopo che la procura belga ha sequestrato tutto il materiale raccolto dalla Commissione istituita dalla chiesa belga. «Siamo stati utilizzati come esca», ha attaccato Adriaenssens aggiungendo che il sequestro del materiale dimostra la diffidenza di cui hanno dato prova le autorità giudiziarie. «Hanno agito in questo modo perché pensavano che potessimo tenere nascosta la verità, mentre la nostra intenzione era di lavorare in piena trasparenza», ha commentato Adriaenssens.

Ieri, Papa Benedetto XVI ha criticato le perquisizioni disposte dalla magistratura belga «con modalità sorprendenti e deplorevoli» nelle sedi episcopali del Paese, nell'ambito delle indagini su presunti casi di pedofilia. In un messaggio rivolto al presidente della Conferenza Episcopale belga, l'arcivescovo André-Joseph Leonard, il Pontefice ha espresso la propria «vicinanza e solidarietà a tutti i Vescovi della Chiesa in Belgio per le sorprendenti e deplorevoli modalità con cui sono state condotte le perquisizioni nella Cattedrale di Malines e nella Sede dove era riunito l'Episcopato belga in una Sessione plenaria che, tra l'altro, avrebbe dovuto trattare anche aspetti legati all'abuso di minori da parte di membri del clero».

«Più volte io stesso ho ribadito che tali gravi fatti vanno trattati dall'ordinamento civile e da quello canonico, nel rispetto della reciproca specificità e autonomia», ha continuato il messaggio, pubblicato sul sito internet della Santa Sede e nel quale Benedetto XVI auspica che «la giustizia faccia il suo corso, a garanzia dei diritti fondamentali delle persone e delle istituzioni, nel rispetto delle vittime, nel riconoscimento senza pregiudiziali di quanti si impegnano a collaborare con essa e nel rifiuto di tutto quanto oscura i nobili compiti ad essa assegnati».

Secondo il ministro della Giustizia belga, Stefan De Clerck, se la chiesa ha il diritto di istituire una commissione (presieduta da Adriaenssens), le vicende di pedofilia sono di competenza della giustizia «che ha preso in mano il dossier». De Clerck ha ribadito che, nel corso delle perquisizioni, i vescovi sono stati trattati in modo normale e ha definito «eccessive» le dichiarazioni del cardinale Tarcisio Bertone che ha paragonato le operazioni della giustizia belga a quelle degli ex Paesi comunisti.