Netanyahu: passi in avanti nei colloqui negli Usa
«Israele promette di rilanciare i colloqui di pace affrontando le questioni cruciali: insediamenti, status di Gerusalemme, rifugiati e sicurezza»
WASHINGTON - Abbiamo fatto dei passi in avanti nei colloqui con gli Stati Uniti per risolvere la crisi in corso sulle nuove costruzioni a Gerusalemme Est. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, prima di ripartire da Washington per Israele, secondo quanto riporta il sito web del quotidiano israeliano Haaretz.
«Stiamo cercando di trovare la via di mezzo tra il nostro desiderio di andare avanti nel processo di pace insieme agli Stati Uniti e il mantenimento dell'indirizzo standard seguito da tutti i governi israeliani precedenti», ha detto Netanyahu prima di imbarcarsi sul volo che lo riporta in patria. Il premier ieri sera ha incontrato anche l'inviato Usa in Medio Oriente George Mitchell, mentre l'amministrazione Obama ha chiesto chiarimenti sul progetto per la costruzione di 20 nuove case nel quartiere di Sheikh Jarrah, a Gerusalemme Est, svelato martedì sera da Ynet, l'edizione online dello Yedioth Ahronoth.
L'incontro di martedì alla Casa Bianca tra Netanyahu e il presidente Usa Barack Obama non aveva avuto un esito positivo, sottolinea Haaretz, ma secondo il Jerusalem Post, ieri Netanyahu e il suo staff hanno lavorato senza sosta con i responsabili Usa per preparare un documento che delinea i passi che Israele si impegna a fare per riprendere i colloqui di pace indiretti con i palestinesi, sotto la mediazione americana.
Stando al Jerusalem Post, Israele ha promesso di riprendere i colloqui indiretti, dando la sua disponibilità ad affrontare le questioni cruciali: insediamenti, status di Gerusalemme, rifugiati e sicurezza. Gli Usa da parte loro presenteranno il documento messo a punto a Washington ai palestinesi e alla Lega araba, che si riunirà nel fine settimana a Tripoli.