Battisti conferma l'aiuto degli agenti francesi per la fuga
L'ex terrorista aveva un passaporto falso quando è entrato in Brasile
RIO DE JANEIRO - Cesare Battisti conferma di essere stato aiutato dagli agenti dei servizi segreti transalpini per fuggire dalla Francia. Sarebbero stati questi - scrive oggi il quotidiano Le Monde - a consegnargli un passaporto falso che gli consentì di entrare in Brasile nel settembre del 2004.
MAL CONSIGLIATO - Ieri l'ex terrorista dei Pac, in attesa della decisione del presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva sulla sua estradizione in Italia, è comparso in un tribunale di Rio de Janeiro per la prima udienza del processo che lo vede imputato per il reato di falsificazione di passaporto.
Battisti ha detto inoltre che avrebbe dovuto chiedere asilo politico appena giunto in Brasile, spiegando che non lo fece perchè mal consigliato.
LULA «TEMPOREGGIA» - Lo scorso 18 novembre il Tribunale supremo federale del Brasile con una sofferta decisione si è espresso a favore dell'estradizione dell'ex terrorista, lasciando però al presidente Lula l'ultima parola in merito. Al momento non si hanno indicazioni sulle intenzioni del presidente brasiliano, ma secondo alcuni analisti Lula starebbe temporeggiando per poter concedere l'asilo politico a Battisti senza troppo clamore.
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