28 aprile 2024
Aggiornato 22:00
Sempre più difficile la posizione del dottor Murray

Inquirenti: Il medico di Jackson diede il farmaco mortale

Lo ha rivelato all'Ap una fonte interna all'inchiesta che ha chiesto di mantenere l'anonimato

LOS ANGELES - E' stato il medico personale di Michael Jackson, il dottor Conrad Murray, a somministrare al cantante il propofol, il farmaco anestetico ospedaliero che, secondo gli inquirenti, lo ha portato alla morte. Dunque, la posizione del dottore, indagato per omicidio, si fa sempre più delicata. Lo ha rivelato all'Ap una fonte interna all'inchiesta che ha chiesto di mantenere l'anonimato.

MURRAY NON COMMENTA - Il legale del medico personale del cantante che si trovava a casa di Jackson nel giorno della sua scomparsa, il 25 giugno scorso, si è rifiutato di commentare quelle che definisce «voci, supposizioni o fonti anonime». In passato aveva affermato che il suo cliente non aveva prescritto o somministrato nulla che avesse potuto provocare la morte della popstar.

PERQUISIZIONE - La scorsa settimana la polizia del Texas ha compiuto una perquisizione nello studio medico di Houston di Murray alla ricerca di quello che il mandato definiva «prove del crimine di omicidio colposo». Intanto, l'ufficio del coroner di Los Angeles continua la sua indagine per stabilire la causa della morte di Jackson: e si continuato ad aspettare i risultati degli esami tossicologici, mentre quelli definitivi dell'autopsia dovrebbero arrivare entro questa settimana.