6 maggio 2024
Aggiornato 20:30
Medio Oriente

Khamenei a Usa: politica si cambia con azioni concrete

Le nazioni della regione detestano Washington, osserva ayatollah

TEHERAN - La volontà di cambiamento di politica degli Stati Uniti in Medio Oriente deve manifestarsi con azioni concrete. Lo ha sottolineato la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei. Proprio in queste ore il presidente Barack Obama è arrivato al Cairo, dove pronuncerà un discorso molto atteso rivolto al mondo musulmano.

«Le nazioni della regione detestano gli Stati Uniti dal profondo del cuore perchè per anni hanno assistito a violenza, interventi militari e discriminazione», ha osservato l'ayatollah in un discorso pubblico in occasione del 20esimo anniversario della morte del fondatore della repubblica islamica, l'ayatollah Rouhollah Khomeiny.

«Il nuovo governo cerca di cambiare questa immagine», ha proseguito Khamenei, aggiungendo con fermezza che questo «non si realizzerà con parole, discorsi e slogan». Serve agire, ha aggiunto, e «non si può eliminare quest'odio attraverso parole, discorsi e slogan».

Il regime iraniano ritiene che gli Stati Uniti siano i primi responsabili dell'instabilità e delle crisi in Medio Oriente. Da parte sua Washington giudica la repubblica islamica il principale ostacolo a un ritorno alla calma in questa regione. Il presidente degli Stati Uniti è arrivato questa mattina al Cairo dove deve pronunciare un discorso molto atteso su una nuova relazione tra gli Stati Uniti e il mondo musulmano. Si tratta della prima visita del presidente Obama in Egitto, uno dei principali alleati arabi degli Stati Uniti. Il presidente degli Stati Uniti dovrebbe «consegnare» un messaggio di grande riconciliazione per voltare la pagina rispetto all'era del suo predecessore, George W. Bush.