Gb: scandalo rimborsi spese, crollano grandi partiti, Labour 16%
Tories al 31%; il 40% non intende votare per i 3 partiti maggiori
LONDRA - Il 40% dell'elettorato britannico non intende votare per uno dei 3 partiti maggiori del paese alle prossime elezioni europee: sono gli effetti devastanti dello scandalo dei rimborsi spese gonfiati dai parlamentari. Il sondaggio pubblicato dall'Independent on Sunday spiega che 2 elettori su 5 non andranno a votare o sceglieranno uno dei partiti minori, come i Verdi, ma non metteranno la croce per eleggere un membro dei Tories, del Labour o dei Liberal democratici.
Il sondaggio ComRes analizza l'intero elettorato. Il 23% non intende votare e il 17% voterà per un partito minore. Dato che il sistema di voto per le europee è proporzionale e non maggioritario uninominale, i candidati dei Verdi potrebbero ottenere un risultato nedito, forse anche raddoppiare il 6% delle ultime europee.
Dei grandi partiti, i Tories dovrebbero raccogliere il 31%, i Laburisti al governo appena il 16% (un risultato che potrebbe far crollare l'esecutivo di Gordon Brown) e i liberal democratici il 13%.
Oggi, spiega l'Independent, in un tentativo di riconquistare credibilità, il premier Gordon Brown emette una velata minaccia ai ministri coinvolti avvertendoli che coloro che hanno violato le regole «moralmente o tecnicamente» «non avranno futuro» nel suo governo. Scotland Yard ha annunciato da parte sua che potrebbe avviare indagini penali sulla vicenda dei rimborsi gonfiati. Fra gli indagati potrevvero esserci il ministro delle Finanze Alistair Darling, il ministro dei Trasporti Geoff Hoon, il sottosegretario al Lavoro Tony McNulty.
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