2 agosto 2025
Aggiornato 21:30

Febbre suina, Ue: 7 casi confermati, 104 sotto esame in 11 paesi

Nel pomeriggio commissario Vassiliou incontra industria farmaci

BRUXELLES - Nell'Ue ci sono attualmente sette casi confermati di influenza suina (o nuova influenza, come l'ha ribattezzata la Commissione europea, e 104 casi sotto esame, in 11 Paesi membri. Lo ha riferito oggi a Bruxelles la portavoce del commissario Ue alla Salute, Androulla Vassiliou, durante il briefing quotidiano dell'esecutivo comunitario.

SITUAZIONE UE - Secondo gli ultimi dati raccolti dalla Commissione europea oggi, dopo la consultazione quotidiana con gli Stati membri e l'Ecdc (il Centro europeo di prevenzione e controllo delle malattie di Stoccolma), i 104 casi sotto esame sono localizzati in Austria, Belgio, Danimarca, Svezia, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Irlanda, Polonia, Spagna e Regno Unito. I sette casi confermati riguardano invece la Spagna (2), la Gran Bretagna (2), e, da oggi, la Germania (3). Un ottavo caso sarebbe stato confermato nelle ultime ore in Austria, secondo fonti della Commissione.

Fuori dall'Ue, i casi confermati sono 119, per la maggior parte riguardanti persone che hanno soggiornato in Messico. A parte i molti casi messicani (compresi sette decessi accertati a causa dell'influenza) altri Paesi in cui sono stati registrati i casi confermati sono: Costa Rica (1), Israele (2) e Nuova Zelanda (11).

In totale, i casi sotto esame nel mondo sono 2.786. Ci vogliono 48 ore, con esami di laboratorio, per verificare se il virus dei casi sospetti è quello dell'influenza messicana. Nel pomeriggio, ha detto la portavoce, Nina Papadoulaki, il commissario Vassiliou incontrerà i rappresentanti dell'industria farmaceutica europea, con i quali «farà il punto sulla disponibilità dei farmaci antivirali e dei vaccini, e sulla loro capacità di produrli e distribuirli», e ascolterà il loro punto di vista sulla situazione. Domani, poi, si incontreranno a Lussemburgo i ministri Ue della Salute, che affronteranno anche le questioni riguardanti la prevenzione, tra le quali le direttive riguardanti i viaggiatori che si recano o ritornano dai Paesi a rischio.