20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Prestiti

Prestito personale online: può richiederlo anche una partita Iva?

Un prestito online è un finanziamento ottenuto attraverso una semplice procedura via app o via web, richiedibile comodamente da casa

Banconote e monete in Euro
Banconote e monete in Euro Foto: Pixabay

Un prestito online è un finanziamento ottenuto attraverso una semplice procedura via app o via web. Non richiede di prendere appuntamento di persona con l’intermediario finanziario proprio perché è richiedibile comodamente da casa.

Inoltre per i richiedenti il prestito personale online comporta una lunga serie di vantaggi tra cui l’indubbio risparmio di tempo e la comodità di poter fare la scelta giusta in pochi click.

Tutti i vantaggi

Tra gli altri vantaggi c’è la possibilità di chiedere più preventivi in pochi click valutando la soluzione più conveniente in base al proprio bisogno di liquidità, alle proprie disponibilità reddituali e alla finalità per la quale abbiamo bisogno di richiedere un prestito.

Richiedere un prestito online utilizzando un comparatore online è soluzione comoda e pratica che ti da il vantaggio di valutare più proposte contemporaneamente per consentirti di individuare la migliore. Sicuramente saprai che per ottenerne uno devi fornire delle garanzie di reddito e che, la partita IVA, non è in possesso di busta paga. Come fare in questi casi?

Partiamo dall’ABC, ovvero dalla definizione esatta di prestito personale

Questo è un finanziamento non finalizzato, ovvero utilizzabile per qualunque finalità e senza il bisogno di giustificare la spesa all’istituto presso cui ci siamo rivolti. I prestiti personali prevedono l’erogazione diretta della somma richiesta sul proprio conto corrente e si distinguono da quelli finalizzati proprio per tale caratteristica.

I prestiti finalizzati, infatti, vengono elargiti all’azienda presso cui intendi effettuare l’acquisto importante per cui la banca pagherà il conto per te e tu restituirai l’importo a rate.

Possono richiedere prestiti personali tutti i cittadini residenti in Italia di età compresa tra i 18 ed i 75 anni. Oltre alle questioni anagrafiche ci saranno da valutare quelle relative al reddito perché la banca vorrà assicurarsi che il soggetto richiedente sia effettivamente in grado di restituire quanto preso in prestito.

Cosa controllano le banche prima di erogare il prestito?

Per prima cosa controllano le banche dati del CRIF per scoprire se il richiedente abbia mai avuto problemi con prestiti e finanziamenti e poi analizzando la documentazione depositata.

Questa comprende redditi patrimoniali, buste paga, dichiarazione dei redditi ecc. Ovvero tutto ciò che dimostri l’affidabilità del richiedente rispetto all’ammontare richiesto e alle tempistiche di restituzione dell’importo.

Cosa fare se non hai la busta paga?

Nel caso in cui la banca ritenesse le garanzie depositate insufficienti sarà necessario coinvolgere la figura del garante, un soggetto che si prenderà in carico l’onere di estinguere il debito qualora il debitore si trovasse in difficoltà. Questa prassi si verifica per lo più per prestiti personali e finalizzati richiesti da chi ha un contratto a tempo determinato o da chi opera come libero professionista.

È importante pagare puntualmente ogni rata per evitare di essere segnalati come cattivi pagatori e perdere l’accesso al credito in futuro. In caso di decesso, infortunio grave o perdita di lavoro la banca è solita proteggersi sottoponendo al debitore la stipula di una polizza che copre proprio questo genere di situazioni.

In ogni caso se il garante e le tue entrate sono sufficienti a rimborsare mensilmente la rata proposta dal pianto di ammortamento, non avrai problemi a ottenere il prestito.