19 marzo 2024
Aggiornato 05:30
Sharing economy

Sharing economy, che cos'è e come sta modificando l’economia

Grazie alla rivoluzione digitale il nuovo modello economico basato sulla condivisione e sullo scambio di beni è in progressiva evoluzione

Una ragazza con lo smartphone
Una ragazza con lo smartphone Foto: Pixabay

Era il marzo del 2013 quando, per la prima volta, un giornale famoso come l'Economist decise di dedicare la copertina alla sharing economy, l'innovativa forma di economia basata sulla condivisione e lo scambio dei beni. Tale modello economico, nell'arco di poco più di 5 anni, è stato in grado di distinguersi positivamente garantendo vantaggi ambientali, sociali ed economici. Si tratta di una realtà in progressiva evoluzione, che ha ridefinito le modalità di fruizione di beni e servizi. È stata la rivoluzione digitale a favorire l'avvento della sharing economy.

La diffusione su larga scala di Internet, e la conseguente nascita di community online, di App e di piattaforme tecnologiche, hanno sicuramente rivestito un ruolo molto importante. Non sono poche le aziende che vedono questo modello come la soluzione ideale per ottenere un buon ritorno dal punto di vista reddituale mostrandosi, allo stesso tempo, una strada percorribile per minimizzare lo spreco di risorse, ponendosi a difesa dell'ambiente. Gran parte delle realtà impegnate in tale ambito sono nate come piccole startup. Ponendosi obiettivi ambiziosi sono riuscite a conseguire ottimi risultati attraverso strategie vincenti, e affidandosi a risorse umane proiettate al futuro.

Tra i settori che più di altri hanno tratto vantaggio da questa forma economica rientra sicuramente quello delle auto. Il «carpooling» si è rivelato una valida alternativa per ridurre i costi dei trasporti, e per abbassare le emissioni inquinanti tipiche dei grandi centri urbani. Blablacar, uno dei pionieri della sharing economy, ha superato a livello globale quota 40 milioni di membri. La sua App permette agli utenti in cerca di un passaggio di mettersi in contatto con coloro che lo offrono, riservando direttamente l'auto, o un comodo posto a bordo, per raggiungere la destinazione desiderata.

Anche il settore turistico non è rimasto indifferente dinnanzi alla sharing economy. Tra gli operatori di maggiore successo in questo ambito è possibile citare Airbnb. Il suo portale online, cui si affianca una App per i dispositivi mobile, si pone come intermediario tra le persone alla ricerca di un alloggio in affitto e quelle che ne offrono uno. La nascita di questo operatore è piuttosto curiosa. Infatti, gli ideatori di Airbnb avevano manifestato in prima persona la difficoltà nel pagare l'affitto di casa, trovandosi costretti ad affittare alcune stanze ai turisti privi di una camera d'albergo.

Oggi esistono anche diverse piattaforme di economia condivisa che hanno scelto di riservare la propria attività ai servizi alla persona. In questo caso, oggetto dei portali sono i piccoli lavoretti domestici. Come detto in precedenza, il modello economico della sharing economy continua a evolversi con rapidità, tanto da coinvolgere un numero sempre più ampio di settori. Un ultimo esempio in proposito è rappresentato dalle piattaforme dedicate alle vacanze in barca. Zizoo uno dei primi operatori ad aver compiuto investimenti importanti in questo ambito, è arrivato a mettere a disposizione una flotta di oltre 15.000 barche (necessarie per raggiungere più di 500 destinazioni) da offrire agli utenti desiderosi di noleggiarne una per le proprie vacanze.