20 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Governo

Anche Bini Smaghi ci ricorda che «i mercati amano la stabilità». Anche se «forse hanno reagito in modo eccessivo»

Le parole del presidente di Société Générale a margine del convegno "Italia, Francia ed Europa nel mondo digitale" alla Luiss

Il presidente di Société Générale Lorenzo Bini Smaghi
Il presidente di Société Générale Lorenzo Bini Smaghi Foto: ANSA / LUIGI MISTRULLI ANSA

ROMA - "I mercati forse hanno reagito in modo eccessivo, sta poi a chi ha la responsabilità politica della guida del Paese chiarire che non ci sono problemi per i risparmiatori, queste rassicurazioni arriveranno senza problemi». E' quanto ha affermato Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Société Générale, a margine del convegno "Italia, Francia ed Europa nel mondo digitale" alla Luiss ai giornalisti che gli chiedevano quali sono i rischi per l'Italia dalle tensioni sui mercati di questi giorni. "La cosa difficile da capire in questi giorni è la possibilità di utilizzare la minaccia di far saltare tutto. Questo - ha aggiunto - non è capito né da chi deve impiegare i risparmi dei cittadini né forse dagli altri partner intorno al tavolo. Bisogna fare un po' di chiarezza".

"I mercati amano la stabilità"
I mercati guardano alla situazione economica che è ancora in divenire, ci sono notizie tutti i giorni. I mercati - ha sottolineato ancora - amano la stabilità, sapere le cose in modo chiaro e soprattutto gli investitori quando investono vogliono certezze riguardo stabilità dei loro investimenti. Secondo Bini Smaghi bisogna guardare all'Europa "pezzo per pezzo", c'è una "costruzione, una architettura complessa": ci sono i vincoli fiscali, c'è la politica monetaria. Il Qe è un "pacchetto di regole di condominio». E poi ci sono i mercati finanziari, che sono una cosa diversa però guardano a come ogni Paese si rapporta rispetto a tutti questi criteri".

Il peggior nemico dell'Italia? "Non credere in se stessa"
A proposito di quanto lo spread riguardi le persone, Bini Smaghi ha spiegato che lo spread è il rischio che c'è riguardo titoli di stato che vengono emessi sul mercato per finanziare quelle politiche che aiutano le persone. "E' chiaro che c'è un problema per tutti i paesi industriali di povertà, disuguaglianze e riguarda politiche che vanno finanziate. Ma quando si chiede ai risparmiatori di finanziare queste politiche bisogna dare rassicurazioni che i loro risparmi sono sicuri». Per Bini Smaghi il peggior nemico dell'Italia è "non credere in se stessa": siamo il terzo paese dell'Europa, siamo importanti, dice, si devono fare passi insieme. L'Europa è un processo, è una costruzione. Vero. "Dobbiamo contribuire a questa costruzione e se noi ne siamo fuori questa costrizione è monca. L'Italia deve essere grande protagonista, deve sedersi al tavolo, c'è bisogno dell'Italia. Per essere credibili bisogna fare riforme, mettere a posto Pa, giustizia, rendere possibili investimenti. Tutto questo richiede una visione per il futuro». Appunto. Il diktat è sempre lo stesso: non mettere mai in discussione l'Europa.