Brexit, la sterlina supera quota 1,33 sul dollaro e scommette sull'arrivo di Theresa May
Cambio della guarda a Downing Street. Theresa May prende il posto di David Cameron e oggi diventerà premier. La sterlina britannica scommette su di lei e l'UE spera in una brexit anticipata
ROMA - Sterlina ancora in risalita sul mercato dei cambi, con una breve incursione fin sopra quota 1,33 sul dollaro dopo la conferma dell'imminente nomina della conservatrice Theresa May alla carica di premier, al posto di David Cameron sconfitto dal voto sulla Brexit al referendum da lui stesso convocato.
Cambio della guarda in Uk
I mercati hanno giudicato in maniera sostanzialmente rassicurante il fatto che il previsto cambio della guardia sia avvenuto con due mesi di anticipo rispetto al previsto. La fase di incertezza iniziata con il responso del referendum inglese potrebbe avviarsi verso una stabilizzazione. Ma secondo alcuni analisti l'arrivo della May non rende per nulla scontato che tutta la possibile procedura di uscita del regno dall'Ue possa avere una analoga accelerazione.
La sterlina scommette sulla May
A metà mattina il British pound si è attestato a 1,3219 dollari, dopo un picco mattiniero a 1,3340 e a fronte del minimo storico, da oltre 31 anni appena sotto 1,28 dollari segnato il 6 luglio scorso. Poco mossa, per la seconda seduta consecutiva, la Borsa di Londra, dove l'indice Ftse 100 si attesta sulla parità. Al momento ci si trova in una fase di stallo, derivante dal fatto che i trattati Ue prevedono che l'avvio del negoziato formale per l'uscita dipenda unilateralmente da una notifica da parte del governo Gb.
Brexit anticipata?
La May però sembra orientata a far svolgere prima un dibattito parlamentare sulla questione, e potrebbe servirsene strumentalmente come mezzo di pressione per tentare di ottenere un pre negoziato informale con cui incassare alcuni obiettivi, in particolare sul mercato unico. L'Ue finora ha mostrato rigidità su questo aspetto, avvertendo che il negoziato si aprirà solo quando sarà stata effettuata la notifica di uscita ex art. 50 dei trattati. In pratica, l'anticipato cambio di premier non significa per forza Brexit anticipata, ma farà chiarezza sulla parte negoziale di Oltre Manica.
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