28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Politiche energetiche

L'ecobonus conviene e il governo vuole ampliarlo

«È intenzione dell'esecutivo confermare le detrazioni del 65 per cento sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici, puntando, per quanto consentito dai vincoli di bilancio, ad una possibile stabilizzazione o ad un ampliamento della platea incentivata», ha detto alla Camera il sottosegretario per le Riforme, Ivan Scalfarotto

ROMA - «È intenzione del governo confermare le detrazioni del 65 per cento sugli interventi di efficientamento energetico degli edifici, puntando, per quanto consentito dai vincoli di bilancio, ad una possibile stabilizzazione o ad un ampliamento della platea incentivata», ha detto alla Camera il sottosegretario per le Riforme, Ivan Scalfarotto.

RUOLO FONDAMENTALE DA 2007 - Rispondendo a un'interrogazione di Nunzia De Girolamo (Fi), Scalfarotto ha detto: «Le detrazioni fiscali sono considerate parte integrante di tale strategia di consolidamento del settore» dell'efficientamento energetico degli edifici, avendo rappresentato, «fin dal 2007, un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'efficienza energetica nel comparto residenziale». Il sottosegretario ha ricordato che con l'ecobonus c'è stato «un risparmio di energia finale di quasi 1 milione di tonnellate equivalenti di petrolio all'anno, corrispondente a un beneficio ambientale in termini di CO2 non emessa in atmosfera pari a oltre 2 milioni di tonnellate annue».

CREATI 425MILA POSTI DI LAVORO - I dati più che positivi riguardo alle detrazioni fiscali in materia di efficienza energetica sono stati ricordati anche dal presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci (Pd): «Nell'edilizia, che dall'inizio della crisi ha perso migliaia di imprese e oltre 500mila addetti, il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha rappresentato una straordinaria misura anticiclica: nel 2014 ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425mila posti di lavoro fra diretti e indotto, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l'inquinamento e le bollette delle famiglie».

RISPARMI FINO A 2MILA EURO PER FAMIGLIA - Secondo il rapporto di Cresme e Servizio studi della Camera sugli effetti dell'ecobonus, ha continuato Realaci: «I dati e le analisi presentati oggi in Commissione sugli effetti del credito di imposta e dell'ecobonus sono di straordinaria importanza. Gli stessi incentivi dal 2008 al 2015 hanno interessato oltre 12,5 milioni di interventi e milioni di famiglie. C'è consenso in Parlamento sulla necessità di confermare ed allargare questa misura ad altri soggetti: edilizia sociale, condomini, imprese. E di ampliarla anche ad altri campi, quali il consolidamento antisismico e la bonifica dell'amianto. Su questo più volte ha confermato il proprio consenso e impegno il ministro delle Infrastrutture Delrio. La Legge di Stabilità è la sede adeguata per queste scelte». Secondo il parlamentare del Pd: «Estendere e confermare l'ecobonus significa ridurre i consumi energetici, l'inquinamento e le bollette. Con vantaggi sia per le famiglie che per le casse dello Stato. Basti pensare che tra una casa costruita bene e una costruita male passa una bolletta energetica di 1.500-2.000 euro l'anno e che nelle sole scuole i consumi di energia valgono 1.300 milioni l'anno. Investendo in efficienza energetica questa cifra può essere ridotta di almeno un terzo».

FUNZIONA PER TUTTI - Anche per il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, l'ecobonus «funziona per tutti: ambiente, cittadini, imprese e Stato». Sulla stessa linea il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio: l'ecobonus «è una strada da proseguire, ampliare e consolidare per portare il Paese a una conversione ampia verso le scelte sostenibili che non è ancora avvenuta appieno e che va consolidata nel primo interesse della qualità di vita dei cittadini».