27 agosto 2025
Aggiornato 20:00
Oil&Gas

Anche Moody's «fa i complimenti» a Eni ed Egitto

Per l'agenzia di rating americana la scoperta del mega giacimento di gas è una buona notizia sia per la compagnia energetica italiana, che per il Paese Nordafricano. La presidentessa del Cane a sei zampe, Emma Marcegaglia: «Siamo riusciti a fare questa esplorazione là dove altre major hanno fallito e questo ci rende molto orgogliosi, sappiamo di essere tra i primi al mondo sull'esplorazione»

ROMA – Moody's ha pubblicato un rapporto sulla recente scoperta del più grande giacimento di gas del Mediterraneo, fatta da Eni in Egitto. Per l'agenzia di rating americana si tratta di una buona notizia sia per la compagnia energetica italiana, che per il Paese Nordafricano.

IL REPORT DI MOODY'S - Il Cane a sei zampe, ha scritto Moody's, può aggiungere alle proprie riserve grandi quantità di gas accertate e non ancora sviluppate, mentre nel medio termine può aumentare la previsione della propria base produttiva. Il Cairo invece può alleviare il peso sulla sua bilancia dei pagamenti, in quanto i probabili nuovi investimenti nel settore Oil&Gas faranno crescere il Pil e le entrate del governo.

MARCEGAGLIA, SIAMO RIUSCITI DOVE ALTRI HANNO FALLITO - Sul nuovo giacimento egiziano ha parlato anche la presidentessa di Eni, Emma Marcegaglia a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio: «E' una scoperta straordinaria. Molto, molto importante. E' la più grande scoperta del Mediterraneo e potrebbe diventare una delle più grandi al mondo». La scoperta, ha proseguito, «ha un impatto molto positivo sull'Egitto perché lo renderà autonomo e autosufficiente per decenni ed è importante anche dal punto di vista geopolitico perché lo renderà un Paese più stabile. Ovviamente, ha un impatto positivo per Eni: stabilizza i nostri flussi di cassa, ci mette ancora di più all'avanguardia sull'esplorazione. Siamo riusciti a fare questa esplorazione là dove altre major hanno fallito e questo ci rende molto orgogliosi, sappiamo di essere tra i primi al mondo sull'esplorazione». Quanto all'ipotesi che la maxi scoperta possa rendere Eni un target per altre major, Marcegaglia ha commentato: «Il fatto che possiamo essere nel mirino di altri non mi pare che sia all'ordine del giorno. Siamo un grande gruppo, siamo tra le prime società mondiali dell'oil and gas e il nostro obiettivo è continuare a crescere come abbiamo fatto negli anni passati».

RENZI, ENI SIMBOLO POTENZIALITA' ITALIA - Anche il premier, Matteo Renzi è tornato sull'argomento durante il suo intervento al Forum Ambrosetti: «L'Italia è una miniera di opportunità e chiudo citando l'Eni perché nei scorsi giorni ha fatto una importante scoperta, non l'unica e nemmeno l'ultima, per come ho modo di conoscere i dati di Eni, che ha grandi possibilità e potenzialità. Ha fatto una scoperta in Egitto, un simbolo di quello che può e ha fatto l'Italia. E' nato tutto nell'headquarter di Milano - ha detto - Eni innova, scopre ma contribuisce anche alla stabilità di quella regione e perché no può fare da testa di ponte di una serie di interventi su realtà italiane che vedono nel difficile panorama Mediterraneo e nella grande opportunità africana il luogo dei prossimi 20-30 anni».