26 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Il ministro alla Festa dell'Unità

Dati Istat sul lavoro, Poletti: «Stiamo andando nella giusta direzione»

Il ministro ha sottolineato che i numeri diffusi dall'Istat confermano l'avvio della ripresa economica

FIRENZE (askanews) - «Abbiamo imboccato la strada giusta». Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sugli ultimi dati Istat. «Dopo sette anni di crisi acuta come quelli che abbiamo vissuto - ha detto Poletti alla festa dell'Unità di Firenze - se abbiamo un minimo di capacità di valutare la dinamica delle situazioni, dobbiamo sapere che la ripartenza non può essere fulminante, ma non possiamo neanche negare l'evidenza.»

Poletti: L'Istat conferma che la ripresa è in corso
«I dati diffusi dall'Istat - ha spiegato il ministro - indicano che i numeri del lavoro confermano l'avvio della ripresa economica certificato da indici come l'incremento del Pil, la riduzione dell'utilizzo della cassa integrazione e la crescita della fiducia dei consumatori. Questa valutazione si basa anche sull'aggiornamento, effettuato sistematicamente dall'Istat, dei dati dei mesi precedenti, con variazioni costantemente positive (ad esempio, a giugno, si passa da un calo precedentemente comunicato di 22.000 occupati ad un incremento di 14.000)».L'importanza di questi dati «va considerata, in particolare, nella dimensione di lungo periodo. Su base annua, infatti, gli occupati aumentano di 235.000 unità, i disoccupati sono 217.000 in meno e le persone inattive calano di 87.000 unità», ha aggiunto.

Stiamo andando nella direzione giusta e dobbiamo accelerare
Agli elementi positivi sul piano quantitativo «si affianca, peraltro, la conferma del dato, già emerso dalle comunicazioni amministrative del Ministero e dell'Inps, di un sistematico miglioramento della qualità del lavoro dipendente, per il quale l'Istat certifica l'aumento, in misura sostenuta, del numero dei lavoratori a tempo indeterminato e a tempo pieno, insieme con la riduzione della precarietà». È ormai dimostrato che, «alla fine di una lunga e durissima crisi, gli elementi di cambiamento si verificano nel tempo e in maniera non sempre lineare. L'obiettivo della riforma del mercato del lavoro è di rendere stabile e permanente il miglioramento sia della quantità sia della qualità dei posti di lavoro. I dati di oggi ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta: ora dobbiamo accelerare».