28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Timidi segni di ripresa

Confcommercio: «Segnali di svolta, ma regna ancora l'incertezza»

Cresce la domanda di prestiti presso le banche, ma quasi un'impresa su tre rinuncia a chiederli

ROMA (askanews) - Timidi segnali di svolta per le aziende sul fronte del credito, ma l'incertezza frena ancora la fiducia degli imprenditori. Secondo l'osservatorio credito Confcommercio (Occ) su commercio, turismo e servizi, nel secondo trimestre dell'anno «continua a crescere la capacità delle imprese del terziario di far fronte ai propri impegni finanziari (si trovano in questa situazione il 62% delle imprese rispetto al 54% di sei mesi fa), sebbene la congiuntura si confermi ancora di molto al di sotto della soglia di espansione».

In aumento le richieste di credito presso le banche
Aumenta leggermente, sottolineano i commercianti, «anche la percentuale di imprese che vanno in banca per chiedere credito (20,1% rispetto al 19,6% del primo trimestre), con una quota di imprese effettivamente finanziate pari al 7,3%, percentuale ancora esigua sebbene sia la più alta dalla metà del 2012». C'è però, aggiunge la Confcommercio, «una consistente quota di imprenditori che, pur avendo bisogno di un finanziamento, rinunciano ad andare in banca non avendo ancora fiducia nella ripresa o per timore di vedere respinta la propria richiesta. È la domanda 'inespressa' che sfiora il 28% ma che al Sud, dove peraltro solo il 16,6% delle imprese ha chiesto credito, arriva a oltre il 35%».