29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Il mercato libero non conviene

Luce e gas continuano a scendere solo per il mercato tutelato

Con l'aggiornamento da parte dell'Autorità per l'energia (Aeegsi) delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela, dal primo luglio per il consumatore tipo la riduzione dell'elettricità sarà del -0,5 per cento, mentre per il gas il calo sarà dell'1 per cento

ROMA – Bollette di luce e gas giù anche nel terzo trimestre dell'anno per chi non è passato al mercato libero, dove invece i prezzi continuano a salire.

-0,5% PER ELETTRICITA', -1% PER GAS - Con l'aggiornamento da parte dell'Autorità per l'energia (Aeegsi) delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela, dal primo luglio per la famiglia-tipo la riduzione dell'elettricità sarà del -0,5 per cento, mentre per il gas il calo sarà dell'1 per cento. Per l'elettricità la spesa per la famiglia-tipo (nell'anno che va dal primo ottobre 2014 al 30 settembre 2015) sarà di circa 506 euro, con un calo del -1,6 per cento rispetto ai 12 mesi equivalenti dell'anno precedente (1 ottobre 2013- 30 settembre 2014), corrispondente ad un risparmio di 8 euro. Per il gas la spesa della famiglia tipo per lo stesso periodo sarà di 1.135 euro, con una riduzione del -4,8 per cento, corrispondente a un risparmio di circa 57 euro.

SCESI COSTI PER APPROVVIGIONAMENTO - Nel prossimo trimestre «il ribasso per l'energia elettrica è sostanzialmente dovuto, spiega l'Authority, alla riduzione dei costi complessivi per l'approvvigionamento della materia energia, in particolare al calo della componente relativa al dispacciamento dell'energia (cioè dei costi legati a tutte le attività per mantenere in equilibrio il sistema elettrico tra offerta e domanda); riduzione ancora una volta controbilanciata dal necessario adeguamento al rialzo degli oneri di sistema legati alle incentivazioni delle fonti rinnovabili».

ASPETTATIVE PREZZI BASSI GAS - Per il gas il calo «riflette le aspettative al ribasso delle quotazioni nei mercati all'ingrosso in Italia e in Europa, andamenti dei prezzi a cui ora, dopo la riforma dell'Autorità, sono legate le condizioni della tutela gas, permettendo di trasmettere subito ai consumatori finali l'andamento dei prezzi all'ingrosso. La riduzione della spesa relativa alla 'materia energia' è stata in parte controbilanciata da un aumento della componente a copertura del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti di lungo termine».

LA LIBERALIZZAZIONE CHE NON CONVIENE – Per quanto riguarda il mercato libero invece, nei giorni scorsi il presidente dell’Aeegsi Guido Bortoni ha denunciato in audizione al Parlamento come le famiglie che sono hanno abbandonato la maggior tutela nel 2014 sono aumentate (3,5 milioni di clienti hanno cambiato fornitore almeno una volta), ma la scelta gli è costata circa il 19 per cento in più, per la sola componente «materia prima energia». In una recente indagine condotta dall'Auorità è emerso che nel 2013 le famiglie che hanno scelto il mercato libero hanno dovuto pagare bollette più salate del 7,9 per cento per il gas e del 16,70 per cento per l'energia elettrica. Per questi motivi Bortoni ha invitato il governo, che vuole abolire il mercato tutelato dal 1 gennaio 2018, a procedere per gradi.