24 aprile 2024
Aggiornato 20:00
Per l'ad di ENI però è troppo caro

GNL: gli USA puntano al primato mondiale, export da 2016

Gli Stati Uniti «inonderanno» già da quest'anno il mondo di gas naturale liquefatto e le loro esportazioni, «paragonabili a quelle del più grande produttore di Gnl del globo, il Qatar» prenderanno principalmente la via dell'Europa. Parola del segretario dell'Energia americano, Ernest Moniz

WASHINGTON – Gli Stati Uniti «inonderanno» già da quest'anno il mondo di gas naturale liquefatto (Gnl) e le loro esportazioni, «paragonabili a quelle del più grande produttore di Gnl del Pianeta, il Qatar» prenderanno principalmente la via dell'Europa. Parola del segretario dell'Energia americano, Ernest Moniz, che ha annunciato durante il summit Ceraweek 2015: «Stiamo per influenzare il mercato globale del Gnl. Prevediamo di diventare protagonisti del settore e penso che questo avrà un grande impatto».

IN 10 ANNI EXPORT USA COME QUELLO QATAR - Moniz ha spiegato che gli Usa stanno costruendo le infrastrutture necessarie per questa operazione, come i terminal di stoccaggio, e che le prime navi gasiere lasceranno i porti americani entro fine 2015, o al massimo per l'inizio del prossimo anno. Il segretario ha detto: «Certamente da qui a 10 anni c'è una buona possibilità che gli Usa diventino un esportare di Gnl comparabile al Qatar, che oggi è il più grande esportatore di Gnl», con i suoi 100 miliardi di metri cubi di gas liquido naturale. Moniz ha ricordato che grazie all'estrazione di idrocarburi in patria (con la controversa tecnica del fracking), gli Stati uniti hanno ridotto drasticamente il proprio fabbisogno di Gnl: «A oggi avremmo dovuto importare grandi quantità di Gnl. Le navi gasiere hanno preso altre rotte e hanno effettivamente influenzato notevolmente il mercato europeo».

DESCALZI, GNL AMERICANO TROPPO CARO - Gli entusiasmi del segretario dell'Energia Usa non sono stati condivisi dall'amministratore delegato dell'Eni, Claudio Descalzi. Nel suo intervento al Ceraweek il manager italiano ha detto che il gas sarà la risorsa energetica del futuro, aggiungendo però che il Gnl americano non ha «un prezzo così attraente». Secondo l'ad del Cane a sei zampe il mercato di sbocco per le esportazioni Usa dovrebbero guardare più «al bacino del Pacifico che in quello dell'Atlantico o all'Europa».