Francia 100% rinnovabile, la fine del mito dell'atomo
Un documento dell'Agenzia per l'ambiente e la gestione dell'energia francese dimostra che il Paese potrebbe raggiungere la piena sostenibilità energetica da fonti pulite entro il 2050, e senza particolari costi aggiuntivi. Una vera rivoluzione, che potrebbe far dire addio per sempre al caro vecchio nucleare
PARIGI - Nel 2050 potremmo avere una Francia libera dall'atomo e 100% rinnovabile. Un documento redatto da ADEME, l'Agenzia per l'ambiente e la gestione dell'energia francese, dimostra infatti come il Paese, da sempre strettamente legato all'energia nucleare, possa realisticamente ricavare tutto il suo fabbisogno energetico (e anche di più) da fonti pulite. La presentazione di questo documento era stato cancellato dai programmi di un convegno tenutosi il 14 e 15 aprile a Parigi. Il motivo? Forse perché i suoi risultati – sostiene buona parte della stampa locale – sono decisamente imbarazzanti per il Governo, che ha sì recentemente promulgato una legge di transizione energetica che include il mantenimento di una base del 50% nucleare, ma non certo fino al punto di eliminare completamente il ricorso all'atomo.
ENERGIA TRE VOLTE LA DOMANDA - Il potenziale di produzione di energia da fonti rinnovabili in Francia è pari a 1.268 terawattora (TWh) all'anno considerando tutti i settori verdi (eolico, solare, biomasse, geotermico, idroelettrico, energia marina), tre volte la domanda di energia elettrica annuale prevista entro la metà del secolo (422 TWh). Questo tenendo conto di una necessaria "gestione della domanda", che dovrebbe consentire una riduzione del 14% del fabbisogno, nonostante un aumento della popolazione di sei milioni. Il 100% di elettricità alternativa sarebbe così divisa: 63% di eolico, 17% di solare, 13% di idroelettrico e 7% di calore da fonti rinnovabili, geotermico incluso. A livello territoriale, le regioni con il maggiore potenziale sono Aquitania, Bretagna, Pirenei, Valle della Loira, Provenza-Alpi-Costa Azzurra e Rodano-Alpi.
30% PIÙ COSTOSO DI OGGI, MA NE VALE LA PENA – Va detto, tuttavia, che uno scenario rinnovabile al 100% è leggermente più costoso di uno scenario che unisce il 50% di nucleare e il 40% da fonti rinnovabili, come previsto nel disegno di legge governativo. Data l'intermittenza delle fonti rinnovabili, la capacità installata dovrebbe essere aumentata a 196 gigawatt, con un incremento del 55% rispetto agli impianti usati oggi. Oggi la produzione di un MWh in Francia ha un costo di 91 euro. Con il passaggio alle fonti rinnovabili il costo sarebbe di 119 euro. Dato che smentisce i sostenitori dell’atomo che da anni definiscono un suicidio la possibile transizione verso il fotovoltaico, l’eolico e l’idroelettrico. Nell'ipotesi di uno scenario metà nucleare metà rinnovabili, non sarebbe molto diverso: 117 euro. Oltre al fatto che mantenere una grande dotazione di impianti nucleari sarebbe molto costoso. Tra il 2019 e il 2025, quasi la metà dei 58 reattori francesi esistenti avrà raggiunto il limite di 40 anni di attività per cui sono stati progettati e anche supponendo che l'Autorità per la sicurezza nucleare autorizzi una proroga verrebbero sostituiti da modelli EPR con prezzi in aumento. "Oggi le rinnovabili sono più costose del nucleare, ma il loro costo continua a diminuire», osserva Damien Siess, vice direttore di ADEME. «È il contrario per il nucleare, ora poco costoso, ma il cui costo è in aumento, soprattutto a causa delle norme di sicurezza richieste per nuovi reattori come l'EPR». Uno scenario verde a costi ragionevoli, dunque, è tutt'altro che insensato anche dal punto di vista economico, dal momento che il costo finale dell'elettricità derivata da energie rinnovabili al 100% sarebbe uguale a quello dello dato da un mix di energie rinnovabili al 40%.
IL FALSO MITO DELL'ENERGIA INTERMITTENTE - Altro aspetto interessante contenuto nel rapporto è che smonta senza mezzi termini un altro falso mito sulle rinnovabili: l’intermittenza nella fornitura di energia dovuta alla variabile climatica. Con i dovuti accorgimenti – spiega ADEME – e grazie ai progressi tecnologici si può avere una fornitura elettrica costante dalle fonti rinnovabili anche in assenza di sole o di vento. I sistemi di accumulo giocheranno sempre più un ruolo essenziale: le tecnologie per lo stoccaggio di energia, sempre più efficienti, permetteranno di avere elettricità pulita in ogni momento della giornata.
- 03/12/2018 Ambiente: auto elettriche e car sharing per la pubblica amministrazione
- 13/06/2016 Solar Impulse 2 atterrato a New York
- 16/10/2015 Cosa c'è da sapere sul Forum dello Sviluppo Locale che si è chiuso oggi a Torino
- 14/10/2015 «Piccolo è bello»: le sfide della globalizzazione si vincono partendo dal locale