Libia: il porto di Mellitah è in funzione, come i pozzi di El Feel e di Wafa
Il portavoce della libica National oil corportation, Mohamed El Harari ha spiegato che i due siti estrattivi stanno lavorando normalmente. Anche l'area portuale ad Ovest è operativa ed «Eni non ha dichiarato lo stato di forza maggiore». Le forniture per l'Italia quindi non sarebbero a rischio.
TRIPOLI – I pozzi di El Feel (gestito da una joint venture fra la National oil corportation, la libica Noc e l'italiana Eni) e di Wafa (da cui arriva parte del metano libico destinato all'Italia) situati nella parte occidentale della Libia sono in funzione. Lo ha reso noto Mohamed El Harari, portavoce della Noc. I due siti, ha continuato la Noc, hanno avuto delle difficoltà nei giorni scorsi, a causa di alcuni problemi con l'approvvigionamento di energia.
PORTO MELITAH IN FUNZIONE - El Harari ha chiarito che i due impianti hanno «funzionato per alcuni momenti», smentendo una dichiarazione precedente della Noc in cui la compagnia petrolifera aveva detto che il pozzo di El Feel era stato chiuso a causa di un'ostruzione delle tubature e di problemi energetici. Il portavoce ha detto che «Wafa e El Feel stanno lavorando normalmente, nonostante alcuni stop dovuti a interruzioni dell'elettricità», ma si è rifiutato di fornire ulteriori dettagli sulle quantità di materie prime prodotte. Fonti aziendali hanno ricordato inoltre che anche il porto di Mellitah, gestito anch'esso dalla Noc con l'Eni, è operativo e da lì sono partite almeno tre navi di classe Aframax dal 3 marzo scorso, che hanno trasportato petrolio e gas. «Eni non ha dichiarato lo stato di forza maggiore per il porto di Mellitah», è stato detto mercoledì scorso. In precedenza il porto non è stato operativo a causa di combattimenti nell'area. Durante le scorse due settimane le navi da trasporto hanno utilizzato i porti di Zueitina e Hariga, nella costa orientale della Libia.
IN LIBIA MOLTI PORTI E POZZI CHIUSI - Quello di Mellitah, da cui parte il metano estratto a Wafa, è uno dei pochi porti ancora operativi nella regione. I due maggiori porti per le esportazioni di petrolio del Paese, Es Sider e Ras Lanuf, sono chiusi da dicembre. La Noc aveva comunicato la scorsa settimana di aver chiuso 11 pozzi petroliferi, dichiarando lo stato di forza maggiore a causa del deteriorarsi delle condizioni di sicurezza per i propri lavoratori.
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