ENEL inaugura l'impianto a turbogas di Porto Empedocle
L'opera ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro e sarà in grado di produrre 80 megawatt. Grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e all'uso del metano, azzera le emissioni in atmosfera delle polveri e degli ossidi di zolfo, riducendo in modo significativo anche quelle degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio
PALERMO - È stato inaugurato il nuovo gruppo turbogas della centrale Enel di Porto Empedocle. Per la sua realizzazione sono stati necessari 12 mesi e 350mila ore di lavoro. 25 le imprese coinvolte con medie di 150 persone occupate ogni giorno. Il progetto di adeguamento impiantistico e ambientale realizzato da Enel ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro.
PRODURRÀ 80 MEGAWATT - Il nuovo impianto è costituito da un turbogas di 80 megawatt, alimentato a metano. La sua elasticità di esercizio garantisce considerevoli vantaggi operativi che consentono di ottenere una flessibilità di produzione, di regolazione e di riserva, indispensabili per migliorare il servizio elettrico della Sicilia. L'impianto turbogas è in fase di collaudo e a breve entrerà in esercizio commerciale. Alcune attività di cantiere continueranno, comunque, anche nei prossimi mesi. Entro la fine dell'estate dovranno essere, infatti, completate alcune parti accessorie del nuovo impianto e saranno demoliti la ciminiera e il generatore di vapore del vecchio gruppo 2, ormai fuori servizio dalla scorsa estate. Rimarrà disponibile in riserva fredda il gruppo 1 che potrà funzionare solo per 1000 ore l'anno quando il turbogas sarà indisponibile all'esercizio, nel rispetto di quanto previsto nel nuovo decreto AIA rilasciato lo scorso 19 dicembre.
VANTAGGI PER TERRITORIO E AMBIENTE - La sua realizzazione ha avuto rilevanti ricadute economiche ed occupazionali per il territorio. Il 90% delle attività di cantiere è stata, infatti, svolta da Imprese e maestranze siciliane. In particolare, per oltre il 30%, e con punte di 80 persone/giorno nei tre mesi di picco delle attività di cantiere, è stata utilizzata forza lavoro proveniente dal territorio empedoclino. E per un ulteriore 10% è stata utilizzata manodopera proveniente, comunque, da altri comuni della provincia di Agrigento. La sua entrata in esercizio ha anche evidenti vantaggi ambientali perché, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e all'uso del metano, azzera le emissioni in atmosfera delle polveri e degli ossidi di zolfo, riducendo in modo significativo anche le emissioni degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio, in linea con le migliori tecnologie presenti oggi sul mercato.
UN SUPPORTO A RETE SICILIANA - «Ambiente, sicurezza sul lavoro, sviluppo e occupazione - ha dichiarato il direttore Global generation di Enel Enrico Viale - sono da sempre le priorità della nostra azienda e punti di forza di questo progetto che, con un significativo investimento, consentirà alla centrale di Porto Empedocle di poter continuare a ben operare nei prossimi anni, per garantire la sicurezza della rete elettrica nell'area sud-occidentale della Sicilia, con una configurazione d'impianto rinnovata grazie all'adozione di tecnologie all'avanguardia».
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