28 agosto 2025
Aggiornato 06:30
Migliorerà il servizio elettrico della Sicilia

ENEL inaugura l'impianto a turbogas di Porto Empedocle

L'opera ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro e sarà in grado di produrre 80 megawatt. Grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e all'uso del metano, azzera le emissioni in atmosfera delle polveri e degli ossidi di zolfo, riducendo in modo significativo anche quelle degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio

PALERMO - È stato inaugurato il nuovo gruppo turbogas della centrale Enel di Porto Empedocle. Per la sua realizzazione sono stati necessari 12 mesi e 350mila ore di lavoro. 25 le imprese coinvolte con medie di 150 persone occupate ogni giorno. Il progetto di adeguamento impiantistico e ambientale realizzato da Enel ha richiesto un investimento di circa 80 milioni di euro.

PRODURRÀ 80 MEGAWATT - Il nuovo impianto è costituito da un turbogas di 80 megawatt, alimentato a metano. La sua elasticità di esercizio garantisce considerevoli vantaggi operativi che consentono di ottenere una flessibilità di produzione, di regolazione e di riserva, indispensabili per migliorare il servizio elettrico della Sicilia. L'impianto turbogas è in fase di collaudo e a breve entrerà in esercizio commerciale. Alcune attività di cantiere continueranno, comunque, anche nei prossimi mesi. Entro la fine dell'estate dovranno essere, infatti, completate alcune parti accessorie del nuovo impianto e saranno demoliti la ciminiera e il generatore di vapore del vecchio gruppo 2, ormai fuori servizio dalla scorsa estate. Rimarrà disponibile in riserva fredda il gruppo 1 che potrà funzionare solo per 1000 ore l'anno quando il turbogas sarà indisponibile all'esercizio, nel rispetto di quanto previsto nel nuovo decreto AIA rilasciato lo scorso 19 dicembre.​

VANTAGGI PER TERRITORIO E AMBIENTE - La sua realizzazione ha avuto rilevanti ricadute economiche ed occupazionali per il territorio. Il 90% delle attività di cantiere è stata, infatti, svolta da Imprese e maestranze siciliane. In particolare, per oltre il 30%, e con punte di 80 persone/giorno nei tre mesi di picco delle attività di cantiere, è stata utilizzata forza lavoro proveniente dal territorio empedoclino. E per un ulteriore 10% è stata utilizzata manodopera proveniente, comunque, da altri comuni della provincia di Agrigento. La sua entrata in esercizio ha anche evidenti vantaggi ambientali perché, grazie all'utilizzo di nuove tecnologie e all'uso del metano, azzera le emissioni in atmosfera delle polveri e degli ossidi di zolfo, riducendo in modo significativo anche le emissioni degli ossidi di azoto e del monossido di carbonio, in linea con le migliori tecnologie presenti oggi sul mercato.

UN SUPPORTO A RETE SICILIANA - «Ambiente, sicurezza sul lavoro, sviluppo e occupazione - ha dichiarato il direttore Global generation di Enel Enrico Viale - sono da sempre le priorità della nostra azienda e punti di forza di questo progetto che, con un significativo investimento, consentirà alla centrale di Porto Empedocle di poter continuare a ben operare nei prossimi anni, per garantire la sicurezza della rete elettrica nell'area sud-occidentale della Sicilia, con una configurazione d'impianto rinnovata grazie all'adozione di tecnologie all'avanguardia».