19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Tasso di disoccupazione al 13,2% a novembre

Istat: un Paese di disoccupati

Numeri decisamente negativi per l'occupazione in Italia. Il tasso di disoccupazione a ottobre tocca il massimo storico con un balzo al 13,2 rispetto al 12,9% del mese precedente. I dati diffusi dall'Istat mostrano un deterioramento complessivo con gli under 24 ancora a pagare il conto più salato.

ROMA - Numeri decisamente negativi per l'occupazione in Italia. Il tasso di disoccupazione a ottobre tocca il massimo storico con un balzo al 13,2 rispetto al 12,9% del mese precedente. I dati diffusi dall'Istat mostrano un deterioramento complessivo con gli under 24 ancora a pagare il conto più salato. Il tasso di disoccupazione tra i giovani tra 15 e 24 anni registra una impennata al 43,3%, in aumento di 0,6 punti rispetto al mese precedente e di 1,9 punti su base annuale.

PEGGIORA SITUAZIONE GIOVANI - Sempre tra i giovani peggiora anche il quadro degli inattivi, un esercito pari a 4 milioni 338 mila, in aumento dello 0,3% nel confronto congiunturale (+11 mila) e in diminuzione dell'1,2% su base annua (-53 mila). Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni, pari al 72,6%, aumenta di 0,2 punti percentuali nell'ultimo mese mentre cala di 0,4 punti nei dodici mesi. Nuovo balzo della disoccupazione giovanile, quindi. Secondo i dati istat a ottobre i disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono 708 mila con un tasso di disoccupazione pari al 43,3%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,9 punti nel confronto tendenziale.

-0,2% RISPETTO A OTTOBRE - Tornando ai numeri dell'occupazione complessiva, a ottobre gli occupati sono 22 milioni 374 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto al mese precedente (-55 mila) e sostanzialmente stabili su base annua. Il tasso di occupazione, pari al 55,6%, diminuisce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 410 mila, aumenta del 2,7% rispetto al mese precedente (+90 mila) e del 9,2% su base annua (+286 mila). Il tasso di disoccupazione è pari al 13,2%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,0 punti nei dodici mesi.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE AL 13,2%  - Il tasso di disoccupazione balza al 13,2%, in aumento di 0,3 rispetto al mese precedente e di 1 punto nei dodici mesi. Battuta d'arresto per gli occupati che tornano a scendere. Nel mese in esame gli occupati sono 22,374 milioni con una contrazione di 55 mila unità rispetto al mese precedente e sostanzialmente stabili su base annua. I disoccupati invece aumentano di 90mila su base mensile e di 286mila su base annua raggiungendo quota 3,41 milioni.

CRESCITA PER IL TERZO TRIMESTRE - Ottobre nero per l'occupazione mentre il terzo trimestre mostra il ritorno alla crescita degli occupati (+0,5%, pari a 122.000 unità in un anno), dovuto ad un nuovo aumento nel Nord (+0,4%, pari a 47.000 unità) e nel Centro (+2,1%, pari a 98.000 occupati) e al rallentamento della caduta nel Mezzogiorno (-0,4%, pari a -23.000 unità). La crescita riguarda entrambe le componenti di genere, in particolar modo le donne (+0,9%, pari a 87.000 unità). Al persistente calo degli occupati di 15-34 anni e dei 35-49enni (-1,6% in entrambi i casi) continua a contrapporsi la crescita di quelli con almeno 50 anni (+5,5%).

CRESCONO GLI STRANIERI OCCUPATI - L'Istat rileva che la sostanziale stabilità dell'occupazione italiana si accompagna alla crescita di quella straniera (+128.000 unità). In confronto al terzo trimestre 2013, il tasso di occupazione degli stranieri (58,8%) segnala un aumento di 0,7 punti percentuali e quello degli italiani (55,7%) una crescita di 0,3 punti. Nell'industria in senso stretto prosegue la crescita dell'occupazione (+2,3%, pari a 104.000 unità), dovuta quasi del tutto alla componente maschile, mentre continua la contrazione di occupati nelle costruzioni (-3,7%, pari a -60.000 unità) e riprende la crescita nel terziario (+0,4%, pari a 66.000 unità).

AUMENTANO GLI OCCUPATI A TEMPO PARZIALE - Non si arresta la flessione degli occupati a tempo pieno (-0,4%, pari a -68.000 unità rispetto al terzo trimestre 2013), che riguarda i dipendenti a tempo indeterminato e gli indipendenti. Gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare a ritmi sostenuti (+4,9%, pari a 191.000 unità), ma la crescita interessa esclusivamente il part time involontario che riguarda il 63,6% dei lavoratori a tempo parziale