Il posto di lavoro è sempre più a rischio
La Banca d'Italia ha diffuso l'Aggiornamento congiunturale alla pubblicazione 'Economia in Umbria' e i dati parlano chiaro: "è proseguita la flessione dell'attività economica. Le aspettative favorevoli espresse dagli operatori all'inizio dell'anno non si sono tradotte in un miglioramento del quadro congiunturale".
ROMA - Peggiora il mercato del lavoro. La Banca d'Italia ha infatti diffuso l'Aggiornamento congiunturale alla pubblicazione 'Economia in Umbria, in cui si legge che «nei primi nove mesi del 2014 è proseguita la flessione dell'attività economica. Le aspettative favorevoli espresse dagli operatori all'inizio dell'anno non si sono tradotte in un miglioramento del quadro congiunturale. Alla persistente debolezza della domanda interna si è accompagnata una crescita delle vendite all'estero meno sostenuta rispetto al 2013».
PEGGIORA IL FATTURATO DELL'INDUSTRIA - In particolare, «nell'industria, le imprese che hanno registrato una flessione del fatturato prevalgono su quelle che hanno conseguito un aumento. Segnali più favorevoli emergono dai giudizi sulle prospettive a breve termine». In un contesto di perdurante incertezza, si legge ancora, «gli investimenti si sono mantenuti sui livelli modesti dello scorso anno. Le condizioni del settore delle costruzioni sono rimaste critiche, con una ulteriore contrazione della produzione. Nel terziario sono calate le vendite al dettaglio, a fronte di una parziale ripresa del movimento turistico».
SI RIDUCE L'OCCUPAZIONE: E' UN'UTOPIA E A TEMPO DETERMINATO - "L'occupazione si è ridotta, soprattutto nell'edilizia e nella componente autonoma. Tra i dipendenti, prosegue l'analisi Bankitalia, sono aumentate solo le assunzioni a tempo determinato e nelle classi di età meno giovani. Le persone in cerca di occupazione sono cresciute, determinando un innalzamento del tasso di disoccupazione al livello più elevato degli ultimi venti anni».In Umbria, «nel primo semestre dell'anno è proseguito il calo dei finanziamenti all'economia, in particolare nel settore delle imprese», prosegue l'Aggiornamento all'economia in Umbria della Banca d'Italia sull'economia in Umbria. «Il prolungarsi della recessione, si legge, si è riflesso sulla domanda di prestiti, la cui debolezza si è accentuata. A tale situazione si è associato un orientamento dell'offerta ancora improntato alla cautela per l'elevato rischio di credito. La qualità dei finanziamenti è ulteriormente peggiorata, soprattutto per le imprese delle costruzioni e dei servizi. I depositi detenuti dalla clientela residente sono ancora cresciuti, seppure a un ritmo inferiore rispetto agli anni precedenti.»
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