27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
L'Ad di Intesa San Paolo denuncia un attacco alle banche italiane

La speculazione internazionale fa aggiotaggio contro l'Italia

L'amministratore delegato di Intesa San Paolo, Carlo Messina, ha ribadito che l'esito dei test della Bce sulle banche italiane è stato soddisfacente: "Non entriamo nella trappola della speculazione internazionale e della volontà di far apparire il nostro Paese come un paese debole, perchè se questa trappola ce la alimentiamo da soli alla fine queste cose si autoavverano".

MILANO - «Non facciamo il gioco di quelli che vogliono speculare contro il nostro Paese». È il monito lanciato oggi dall'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che ha invitato ad analizzare l'esito dei test della Bce sulle principali banche italiane con serenità. «Non entriamo nella trappola della speculazione internazionale e della volontà di far apparire il nostro Paese come un paese debole, perchè se questa trappola ce la alimentiamo da soli alla fine queste cose si autoavverano", ha sostenuto Messina a margine della presentazione della partnership della Ca' de Sas con Expo Milano 2015.

LE BANCHE ITALIANE SONO VITTIME DELLA SPECULAZIONE FINANZIARIA - «È tipico dei meccanismi indotti dalla speculazione finanziaria - ha proseguito Carlo Messina - quello di generare poi delle crisi reali. Oggi siamo in una situazione di crisi assolutamente gestibile in qualsiasi contesto».Per quanto riguarda i possibili specifici impatti sul sistema italiano in seguito alla bocciatura di Mps e Carige ai test della Bce e alla conseguente necessità per i due istituti di colmare il deficit patrimoniale emerso, Messina ha invitato a guardare ai numeri. «Mps ha una quota di mercato in Italia del 7 per cento, Carige del 2 per cento. Vogliamo dire che il 9 per cento del sistema bancario italiano deve fare aumenti di capitale? Farà aumenti di capitale».

IL NOSTRO PAESE HA I CONTI IN ORDINE - «Faranno gli aumenti di capitale, troveranno dei partner e risolveranno la situazione. Io credo che i risultati dello stress test derivano da simulazioni sulle assunzioni di scenario. Ciò significa che basta colmare i gap di capitale per tornare nella condizione di poter sopportare anche condizioni di stress avverso». Messina ha peraltro rilevato che lo scenario della Bce prevedeva per il 2014 un -0,9 per cento del Pil, mentre siamo a -0,4 per cento. «Già mi sembra che un pezzo del problema derivante dallo stress test sia di fatto superato. Quindi - ha concluso l'ad di Intesa SanPaolo - non sono per nulla preoccupato per le condizioni sistemiche che possono derivare da questo».