19 aprile 2024
Aggiornato 12:00
La crisi italiana

Saldi, gli 80 euro non sono serviti

Non sono serviti gli 80 euro in più in busta paga a sostenere i saldi di luglio, che, rispetto agli anni passati, sono partiti in sordina nelle prime due settimane e hanno leggermente recuperato nelle ultime due, in cui gli sconti sono arrivati al 70%. A dirlo è Confimprese.

ROMA - Non sono serviti gli 80 euro in più in busta paga a sostenere i saldi di luglio, che, rispetto agli anni passati, sono partiti in sordina nelle prime due settimane e hanno leggermente recuperato nelle ultime due, in cui gli sconti sono arrivati al 70%. A dirlo è Confimprese.

GLI ITALIANI PENSANO A RISPARMIARE - «Dopo aver soddisfatto i bisogni essenziali - ha spiegato il presidente Mario Resca - il 42% degli italiani oggi pensa a risparmiare. Tra le voci più colpite le spese per l'abbigliamento e gli acquisti di largo consumo. Per ora chi ha ricevuto il bonus di 80 euro ha pensato di utilizzarlo per il risparmio ed eventualmente per pagare le scadenze fiscali».
«I saldi sono partiti a rilento nelle prime due settimane anche per le percentuali di sconto fissate al 30%, cosa che ha fatto perdere battute di cassa, ma recuperare circa 3-4 punti di marginalità - ha spiegato Resca - Nelle ultime due settimane si è avuto un piccolo recupero di circa due punti percentuali su luglio 2013. Nulla, però, che faccia presagire un'inversione di tendenza o un miglioramento delle vendite nel mese di agosto: i portafogli rimarranno cuciti».

MEGLIO L'ABBIGLIAMENTO PER BAMBINO - Il panel Confimprese ha evidenziato andamenti diversi a seconda dei settori a parità di rete. Meglio di altre merceologie l'abbigliamento bambino che ha chiuso luglio al +2,14%. L'abbigliamento mare è partito con il +2,4% nella prima settimana di luglio ma ha chiuso il mese al +2%.
E' aumentato il numero di pezzi acquistati da un unico acquirente, anche sul continuativo non soggetto ai saldi. Nelle calzature, invece, la crescita è stata pari a zero con una capacità media di spesa pro capite di 40 euro.
Positivo l'impatto dei turisti stranieri: le città a vocazione turistica hanno segnato il +5% nel totale mese contro il -5% delle altre città.