All'Italia 1,5 miliardi di euro dall'Ue per il piano «Garanzia Giovani»
Le risorse saranno spese tra il 2014-2015 per promuovere la concorrenza tra i servizi per l'impiego pubblici e privati, la semplificazione delle regole di ingresso nel mercato del lavoro e dell'apprendistato, il potenziamento di scuole, università e centri di formazione
ROMA - All'Italia 1,5 miliardi di euro da parte dell'Unione europea per realizzare il piano «Garanzia Giovani (Youth Guarantee)» nel biennio 2014-2015. Le risorse saranno spese per promuovere la concorrenza tra i servizi per l'impiego pubblici e privati, la semplificazione delle regole di ingresso nel mercato del lavoro e dell'apprendistato, il potenziamento di scuole, università e centri di formazione come servizi di collocamento e rafforzamento della partnership tra imprese e istituti tecnici e professionali.
Il nostro Paese è afflitto da tempo dalla piaga dei cosiddetti Neet, cioè giovani non impiegati e non in cerca di istruzione o formazione. Secondo le ultime stime in Italia i Neet sono pari a circa 1,3 milioni di persone, cioè il 22,2 per cdnto della popolazione fra i 15 e i 24 anni.
In prima linea nella promozione del piano «Garanzia Giovani», le regioni Lombardia, Liguria, Veneto e Campania che hanno fatto il punto della situazione in un incontro organizzato da Assolombarda a Milano, in vista dell'appuntamento in programma mercoledì 5 marzo con il neo ministro del lavoro Giuliano Poletti. Un incontro in cui dovrebbero essere fissate le tappe per rendere rapidamente operativo il piano, come ha spiegato dal direttore generale di Assolombarda Michele Angelo Verna: «Ci auguriamo che il nuovo ministro del nuovo governo ascolti le richieste dei rappresentanti di tutte le regioni e dia il via libera a un piano molto flessibile Stato-Regioni in cui ogni Regione persegua una efficace politica del territorio», ha dichiarato Verna.