26 aprile 2024
Aggiornato 04:00
Conti pubblici

Moody's alza l'outlook sull'Italia a stabile da negativo

La decisione da parte dell'agenzia di rating è legata alla «resistenza della forza finanziaria dell'Italia così come riflesso dallo stabilizzarsi del rapporto debito-Pil nel 2014»

NEW YORK - Moody's ha alzato l'outlook sull'Italia a stabile da negativo, lasciando invariato il rating a Baa2.

La decisione da parte dell'agenzia di rating è legata alla «resistenza della forza finanziaria dell'Italia così come riflesso dallo stabilizzarsi del rapporto debito-Pil nel 2014», si legge nella nota diffusa da Moody's, che nel luglio 2012 aveva messo il Belpaese sotto revisione. Moody's - che fino al 1991 aveva dato all'Italia il rating AAA e che l'estate scorsa ha strappato l'ultima A - vede tale rapporto scendere sotto il 135% quest'anno.

LaLa notizia è arrivata nel giorno in cui il prodotto interno lordo (pil) italiano del quarto trimestre del 2013 è aumentato dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti, primo aumento dal periodo aprile-giugno del 2011. E nonostante le dimissioni del presidente del Consiglio Enrico Letta, il costo del governo italiano per finanziarsi è arrivato ai minimi: il rendimento del decennale ieri è sceso ai minimi del febbraio 2006.

La mossa di Moody's segue la promozione decisa dall'agenzia stessa il mese scorso per l'Irlanda, tornata allo status di investment grade con un rating Baa3, e a dicembre per la Spagna, il cui outlook è passato a stabile da negativo con rating fermo a Baa3. A novembre la società aveva promosso di due gradini la Grecia, a Caa3 da C. In ognuno di questi casi Moody's aveva citato miglioramenti dell'economia.

Standard & Poor's ha un rating per l'Italia pari a BBB con outlook negativo. La sua prossima decisione sulla Penisola arriverà il 6 giugno. Il mese scorso S&P aveva notato che l'ampio debito pubblico italiano sollevava preoccupazioni in un periodo di bassa inflazione.

Il ministero del Tesoro italiano, che si trova a gestire 2.100 miliardi di euro di debito, generalmente non commenta le decisioni delle agenzie di rating.