9 maggio 2024
Aggiornato 00:30
Politica monetaria | Crisi del debito

Draghi risponde alle accuse tedesche: «Se alzassimo ora i tassi questo sì dannggerebbe i risparmi»

Il presidente della BCE: «Non siamo tedeschi, francesi, spagnoli o italiani: ma europei e agiamo nell'interesse di tutti. E' profondamente ingiusto verso il Consiglio direttivo attribuirgli interessi nazionali. Quando vediamo segni di inflazione troppo bassa dobbiamo agire con la stessa determinazione di quando vediamo segni di inflazione troppo alta»

BERLINO - Il presidente della Bance centrale europea, Mario Draghi, è tornato a difendere la sua decisione di tagliare i tassi d'interesse dell'eurozona, per rispondere ad ipotesi di deflazione: «Quando vediamo segni di inflazione troppo bassa dobbiamo agire con la stessa determinazione di quando vediamo segni di inflazione troppo alta».

BCE NON FA INTERESSI DI UNA NAZIONE - Nell'area euro «dovremmo assistere ad un protratto periodo di bassa inflazione», ma al momento alla Bce «non vediamo segnali su un materializzarsi di rischi di deflazione». Quanto alla Bce, ha commentato Draghi: «Non siamo tedeschi, francesi, spagnoli o italiani: ma europei e agiamo nell'interesse di tutti. E' profondamente ingiusto verso il Consiglio direttivo della Bce attribuirgli interessi nazionali. Le nostre politiche non saranno mai basate su ideologie o asservite agli interessi della politica, ma basate su valutazioni orientate a economie sane e robuste. E' seria la preoccupazione che i bassi tassi danneggiano i nostri risparmi, e su certe basi è vero. Ma nello spiegarlo non possiamo guardare ai risparmi come ad una voce isolata, dobbiamo considerare anche lo stato dell'economia. E i tassi sono bassi proprio a causa dello stato» di debolezza economica.

ALZARE I TASSI ORA ERRORE - Draghi ha quindi risposto nel merito: «Se alzassimo i tassi ora», come suggeriscono alcuni economisti tedeschi, «questo sì che danneggerebbe i risparmi, perché l'economia rallenterebbe, ci sarebbero persone che perderebbero il lavoro e rallenterebbero gli investimenti. Quando l'economia si contrae inevitabilmente i risparmi vanno a ruota. Certamente la decisione della Bce solitamente influisce anche sui tassi di lungo periodo, quando ci sta una crisi a pesare sono soprattutto altri fattori. Gli attuali tassi bassi sui Bund sono ampiamente spiegati dal fatto che gli investitori vedono la Germania come un porto sicuro. Penso sia sbagliato criticare la decisione della Bce asserendo che ha danneggiato i risparmiatori in Germania. Con la ripresa - ha concluso Draghi - anche i tassi sui risparmi risaliranno».

EUROZONA IN LIEVE RIPRESA - L'area euro «sta lentamente procedendo sulla strada della ripresa», secondo il presidente della Bce che ha sottolineato quanto i dati mostrino che poco per volta la crescita si sta consolidando, «ma resta debole, diseguale e fragile». Inoltre, ha avvertito il numero uno dell'Eurotower, nell'area euro la disoccupazione resta di gran lunga toppo alta.
Nelle discussioni alla Bce «non ci sono novità» sull'ipotesi di portare a livelli negativi i tassi sui depositi custoditi per conto delle banche commerciali, ha puntualizzato Draghi. In passato la Bce ha più volte riferito di aver valutato questa opzione, che resta nel suo ventaglio di possibili interventi, ma ha anche sempre messo in rilievo le problematicità dovute ai possibili effetti collaterali e distorsivi di una misura simile.