19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
Spending review

Cottarelli: «Prime proposte tagli spesa entro fine febbraio»

Il Commissario straordinario per la Revisione della spesa: «Lavoreremo con le parti sociali per creare consenso, più trasparenza»

MILANO - Più trasparenza sulla spesa pubblica, per creare un clima di consenso attorno alla spending review, una manovra che coinvolge l'intera pubblica amministrazione e che verrà realizzata di concerto con le parti sociali. Obiettivo: di risparmiare il 2 per cento del Pil, 32 miliardi di euro entro il 2016. Carlo Cottarelli, Commissario straordinario per la Revisione della spesa, come è stata ribattezzato in italiano la «spending review», ha spiegato come lavorerà il Comitato interministeriale che si è riunito oggi per la prima volta.

Verranno pubblicate «banche dati, indici e classifiche per individuare gli enti di spesa che si stanno comportando meglio e quelli che non sono sufficientemente efficienti», ha affermato Cottarelli, spiegando che verrà seguito «un nuovo metodo di lavoro» che «coinvolge l'intera Pubblica amministrazione. La revisione della spesa - ha detto Cottarelli - non la faccio io ma tutta la Pubblica amministrazione, seguendo l'esempio della maggior parte degli altri Paesi. Terremo un rapporto molto stretto con chi si è già occupato in passato di spesa, in particolare la Ragioneria generale dello Stato».

Attorno al gruppo guidato da Cottarelli, composto da dieci/dodici persone, opereranno una ventina di gruppi di lavoro. «Lavoreremo a stretto contatto - ha aggiunto - consulteremo di frequente le parti sociali», un passo «importante per creare consenso attorno alle misure».

«Ci occuperemo di efficientamento - ha detto Cottarelli - ma anche di definizione o riconsiderazione del perimetro della spesa pubblica, per cose che forse non sono prioritarie e le risorse potrebbero essere utilizzate per altri scopi».

Il programma prevede «due fasi di ricognizione tecnica - ha spiegato - Una che parte a inizio dicembre e si completa a febbraio, per individuare le cose che si possono fare in tempi rapidi, come input a un momento decisionale politico che ci sarà tra marzo e aprile. La seconda fase di lavoro tecnico sarà tra la tarda primavera e l'inizio dell'estate 2014. Le decisioni politiche su questa fase saranno prese in autunno». Cottarelli non ha escluso però proposte operative da sottoporre al vaglio politico «prima della fine di febbraio». Ma «il grosso delle proposte del Comitato avverrà entro la fine di febbraio. Prima si fa il lavoro tecnico, poi si tirano le conclusioni».

Nella pratica, «chiederemo agli enti di spesa, per esempio i ministeri oppure ai rappresentanti dei comuni, di guidare i gruppi di lavoro - ha detto Cottarelli - Nei gruppi di lavoro ci devono essere anche consulenti esterni, accademici: vedremo in che misura saranno disposti a dare una mano su base volontaria. Sono già stato contattato - ha aggiunto - da diverse persone disposte a dare il loro aiuto gratuitamente. Funzionari pubblici che in precedenza hanno collaborato con varie fasi di revisione della spesa, e che sono interessati a continuare questa collaborazione».