19 aprile 2024
Aggiornato 14:30
Legge di stabilità

Squinzi: «Per il cuneo fiscale si trovino 8-10 miliardi»

Il presidente di Confindustria: «Rimango dell'opinione che con una Pubblica amministrazione che spende annualmente oltre 800 miliardi con un minimo di spending review si possano recuperare»

ROMA - Mentre il governo si è impegnato a reperire circa quattro miliardi per poter tagliare il cuneo fiscale che grava sul lavoro, il presidente di Confindustria vorrebbe che l'importo fosse il doppio. «Se fossero otto o dieci miliardi sarebbe meglio», ha dichiarato Giorgio Squinzi a margine dell'assemblea annuale di Indicam.

DA SPENDING REVIEW FONDI PER CUNEO FISCALE - Quanto ai capitoli dai quali reperire i fondi, Squinzi ha detto: «Dovranno fare un'analisi. Io comunque rimango dell'opinione che con una Pubblica amministrazione che spende annualmente oltre 800 miliardi con un minimo di spending review si possano recuperare».
Sul governo il numero uno di Viale dell'Astronomia si è detto fiducioso: «Mi sembra un governo di ampie convergenze per il momento. Mi auguro che possa veramente operare e incidere sui nodi del Paese, che sono i nodi dell'economia reale ed è lì che bisogna operare».

LE PROMESSE DI LETTA - Più soldi in busta paga dal 2014. E' questo l'obiettivo, come ribadito dal premier Enrico Letta nel corso dell'intervista con Maria Latella a SkyTG24, che si è posto il governo con il taglio del cuneo fiscale, primo punto della legge di stabilità. E proprio in vista di questo appuntamento che il governo ha deciso di incontrare lunedì 7 ottobre i sindacati, seguiti martedì da Confindustria e mercoledì da Rete imprese Italia.
Il premier ha definito «positivo» l'incontro con le parti sociali e, spiegano fonti di Palazzo Chigi, ora bisogna assolutamente recuperare il tempo perduto a causa della crisi politica e procedere «a ritmi forzati» sulla legge di stabilità. Letta ha confermato che l'intervento sulla riduzione del costo del lavoro sarà al centro della legge di Stabilità con un mix di misure a vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese. L'intervento sarà finanziato con tagli alla spesa pubblica.

SINDACATI: MANCANO I NUMERI - Ma «in assenza di cifre e di proposte concrete si tratta solo di intenzioni», dice la leader della Cgil, Susanna Camusso, dopo l'incontro con il premier sulla Legge di stabilità e sulla richiesta di tagliare le tasse sul lavoro. «Tutto quello che abbiamo letto sui giornali non esiste: siamo di fronte a una pagina bianca, nessuna cifra».
«La strada è in salita - ha aggiunto Luigi Angeletti (Uil) - percepiamo una certa vaghezza nel reperimento delle risorse, ma confidiamo che il messaggio sia stato chiaro e convincente. Ci rendiamo conto di quanto sia impegnativo e difficile ma pensiamo che il presidente del Consiglio abbia capito che non ci sono alternative a questa strada».
Secondo Raffaele Bonanni, leader della Cisl, «il presidente del consiglio ha detto che è interessato ad aprire la discussione fiscale nella legge di stabilità, che per noi è la questione cruciale: ridurre le tasse su lavoratori, pensionati e imprese che investono». «E' fortemente interessato, ma naturalmente ci sono problemi di risorse. Noi vogliamo un intervento significativo».