14 ottobre 2024
Aggiornato 00:00
Politiche europee

Bruxelles: «Incomprensioni e fraintendimenti su Imu, valuteremo service-tax»

Il portavoce del commissario europeo agli Affari Economici: «La raccomandazione è di spostare il peso del fisco dalle attività produttive e dal lavoro su consumi e proprietà»

BRUXELLES - Il portavoce del commissario europeo agli Affari Economici Olli Rehn, Simon O'Connor, ha voluto fare chiarezza. Sull'Imu ci sono stati «fraintendimenti» in Italia e «incomprensioni» da parte di alcuni sul ruolo della Commissione europea, ha detto in un'intervista a Sky Tg24.

INCOMPRENSIONI SU GOVERNANCE UE - Sulle polemiche che nei giorni scorsi si sono create attorno alla visita di Rehn a Roma, «sembra che ci sia un po' di incomprensione sul ruolo della Commissione sulla governance economica europea», ha detto O'Conor.
Ad ogni modo, ha aggiunto il portavoce: «Non siamo legati a una tassa in particolare, cioè l'Imu. La raccomandazione è di spostare il peso del fisco dalle attività produttive e dal lavoro su consumi e proprietà. Ora c'è stata la decisione di creare una tassa nuova, la service-tax. Aspettiamo i dettagli per vedere se questa tassa sarà in linea con le raccomandazioni».

REHN IN ITALIA DA INVITATO - Peraltro O'Connor ha ribadito che le raccomandazioni sono proposte dalla Commissione ma adottate dal consiglio dei governi di tutta l'Unione europea. La Commissione «ha il compito di analizzare e offrire consigli e raccomandazioni, sulle riforme necessarie ai paesi per aumentare competitività e capacità di creare lavoro, raccomandazioni che riguardano anche finanze pubbliche. Facciamo raccomandazioni che il Consiglio poi approva, e successivamente effettuiamo un controllo sulla loro attuazione. Rehn in Italia - ha concluso O'Connor - è stato invitato dalle Commissioni riunite sul Bilancio di Camera e Senato».

SULL'IVA BISOGNA TROVARE COPERTURA - Quanto ala decisione sul se aumentare o no l'Iva, spetta al governo dell'Italia, ha ribadito il portavoce del commissario Rehn: «L'aumento dell'Iva di luglio spostato a ottobre era stato deciso dal precedente governo, ora sta al governo attuale vedere se è necessario oppure trovare una soluzione con la stessa copertura».