29 marzo 2024
Aggiornato 14:00
Ambiente

Nuovo incidente a Fukushima, le autorità lo classificano come «grave»

L'organismo di controllo nucleare del Giappone ha valutato «livello 3», sulla scala internazionale degli eventi nucleari (Ines, che va da 0 a 7), la fuoriuscita di 300 tonnellate di acqua altamente radioattiva che si è verificata nei giorni scorsi nella centrale

TOKIO - L'autorità di controllo nucleare del Giappone ha valutato «livello 3», pari a «incidente grave» sulla scala internazionale degli eventi nucleari (Ines), la fuoriuscita di 300 tonnellate di acqua altamente radioattiva che si è verificata nei giorni scorsi nella centrale di Fukushima.

La classificazione al livello 3, su una scala che va da 0 a 7, corrisponde al «rilascio di grandi quantità di materiale radioattivo all'interno della struttura». Tuttavia, l'autorità ha deciso di chiedere anche il parere dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) prima di prendere una decisione definitiva.

L'incidente di Fukushima dell'11 marzo 2011 invece è stato classificato come «livello 7», il più alto, corrispondente a «notevoli effetti sulla salute e sull'ambiente».

I CASI DI TUMORE - Intanto sono stati registrati almeno 18 i casi di cancro alla tiroide in minorenni attraverso lo studio sull'impatto delle radiazioni di Fukushima sugli abitanti della prefettura, ma non è stata accertata la connessione tra la malattia e il disastro atomico. I test sono stati condotti su circa 200mila persone dai 18 anni in giù, da un comitato di monitoraggio sulla salute degli abitanti della regione.

Rispetto al rapporto dello scorso giugno, redatto alla luce dei test condotti su un campione più ristretto di persone, sono sei i casi in più di tumore rilevati, mentre è passato da 15 a 25 il numero di casi sospetti. Gli esperti incaricati dalle autorità locali tendono a escludere che questi tumori siano direttamente correlati all'incidente atomico dell'11 marzo 2011. Alla luce di quanto avvenuto nel caso di Chernobyl, nel 1986, in Ucraina, per gli specialisti si può stabilire un nesso di causa ed effetto solo dopo 3 o 5 anni dal disastro.