18 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Confcommercio: Nel 2013 per le tasse 162 giorni di lavoro

Bonanni: La questione fiscale è «la madre di tutte le battaglie»

Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, aprendo il XVII congresso della confederazione e sollecitando una cura «choc» con un «taglio forte» delle tasse sui «redditi da lavoro e pensione» con l'obiettivo di «rilanciare consumi e investimenti»

ROMA - La questione fiscale è «la madre di tutte le battaglie» e «di tutti i nostri guai». Lo ha detto il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, aprendo il XVII congresso della confederazione e sollecitando una cura «choc» con un «taglio forte» delle tasse sui «redditi da lavoro e pensione» con l'obiettivo di «rilanciare consumi e investimenti».
Le tasse vanno però ridotte «anche alle imprese che investono e assumono i giovani e i disoccupati. Dobbiamo farlo subito - ha affermato - per dare una spinta forte all'economia e ai consumi. Lo diciamo al presidente del consiglio, Enrico Letta, e ai partiti che lo sostengono. E gli diciamo anche che occorre introdurre anche un nuovo assegno familiare e il credito di imposta per gli incapienti».

Le risorse per realizzare questo intervento sul fisco «possono venire dalle flessibilità che l'Unione europea deve concederci - ha aggiunto Bonanni - dal risparmio sugli interessi con la discesa dello spread e dalla riduzione delle troppe agevolazioni fiscali e detrazioni senza alcuna finalità sociale. Si devono anche tassare di più i grandi patrimoni immobiliari e finanziari. E dobbiamo vendere il patrimonio del demanio pubblico. Ma il Governo deve bloccare ulteriori aumenti delle tasse locali. Non è possibile continuare così. Ci vuole finalmente un coordinamento tra tassazione nazionale e locale. E poi bisogna fare di più sull'evasione ed elusione fiscale. Da lì devono arrivare altre risorse per ridurre le tasse. Dobbiamo sostenere gli sforzi dell'Agenzia delle entrate - ha concluso - attraverso la tracciabilità, la riduzione del contante, il contrasto d'interessi, il redditometro, per ottenere una verifica selettiva tra reddito dichiarato e speso».

Confcommercio: Nel 2013 per le tasse 162 giorni di lavoro - Nel 2013 il numero di giorni di lavoro necessari per pagare tasse, imposte e contributi raggiungerà il suo massimo storico: 162 giorni. Ne occorrevano 139 nel 1990 e 150 nel 2000. Lo rileva uno studio condotto da Confcommercio con il Centro Europa Ricerche secondo cui ne occorrono 130 nella media europea (-24% rispetto all'Italia). «Un inasprimento - rileva Confcommercio che tiene oggi la sua assemblea annuale - che aggredisce un monte redditi già declinante, contribuendo così sia a comprimere la domanda aggregata, sia a scoraggiare l'offerta di lavoro».

Secondo la ricerca «la complessità del sistema di prelievo costituisce un ulteriore fattore di penalizzazione. Ogni impresa italiana dedica l'equivalente di 269 ore di lavoro l'anno ad adempimenti fiscali, il doppio della Francia, il 60% in più della Spagna, il 30% in più della Germania, 85 ore in più della media dei paesi Ue ed Efta. Le Pmi italiane sostengono inoltre per adempimenti fiscali (amministrativi, rapporti con gli uffici, tenuta contabilità, versamenti) un onere annuo di 10 miliardi, quasi il 50% in più della media dei paesi Ue».