Londra, nuova udienza sull'estradizione di Fabio Riva
Il 22 gennaio il videpresidente del gruppo Riva Fire si è volontariamente presentato alle autorità, negando il proprio consenso all'estradizione e ottenendo un regime di libertà condizionata
LONDRA - Si tiene oggi a Londra, alla Westminster Magistrates' Court, la seconda udienza relativa alla richiesta di estradizione in Italia di Fabio Riva, il vice presidente del gruppo Riva Fire, figlio del patron dell'acciaio italiano Emilio Riva. L'Ilva ha fatto sapere che secondo gli avvocati inglesi dell'industriale Ian Burton e Claire Montgomery QC, la Corte di Giustizia inglese darà indicazioni sul calendario futuro delle udienze e sui tempi del procedimento, senza entrare nel merito delle accuse, sulle quali la difesa si riserverà di presentare proprie memorie, per dimostrare l'infondatezza della citata richiesta di estradizione.
RIVA SI E' OPPOSTO ALL'ESTRADIZIONE - «Nell'udienza - ha voluto precisare alla vigilia della ripresa Ian Burton, senior partner dello Studio Legale BCL Burton Copeland - non si entrerà nel merito delle accuse e saranno definiti i termini entro i quali difesa e accusa dovranno presentare le proprie memorie. Avremo, dunque, modo nelle prossime settimane di spiegare le ragioni del nostro cliente».
Con una lettera datata 27 novembre e consegnata dai suoi legali italiani alla Procura e al Tribunale di Taranto il 6 dicembre 2012 Fabio Riva aveva reso noto di trovarsi a Londra dichiarandosi fin da subito a disposizione delle autorità inglesi. Il 22 gennaio Fabio Riva si è volontariamente presentato alle autorità, negando il proprio consenso all'estradizione e ottenendo un regime di libertà condizionata.
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