Il commento dopo l'approvazione
Ddl stabilità: la Confesercenti bacchetta il governo, per le famiglie è una «mazzata»
Lo scambio tra taglio delle aliquote Irpef e aumento dell'aliquota Iva non è un favore alle famiglie. Anzi, è una botta da circa 1,5 miliardi di euro mascherata da taglio della pressione fiscale
ROMA - «Lo scambio tra taglio delle aliquote Irpef e aumento dell'aliquota Iva non è un favore alle famiglie. Anzi, è un'altra inaccettabile 'mazzata' da circa 1,5 miliardi di euro mascherata da taglio della pressione fiscale». Commenta così Confesercenti, in una nota, gli interventi fiscali varati dall'esecutivo ieri con la legge di stabilità.
«Siamo perfettamente d'accordo sulla necessità di tagliare l'Irpef», continua la nota, «ma lo scambio operato dall'esecutivo non è nemmeno alla pari: l'aumento delle due aliquote Iva dovrebbe generare un gettito d circa 6,5 miliardi di euro; un dato ben superiore al costo della riduzione delle due aliquote Irpef, che è intorno ai 5 miliardi».
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