Crisi, i tassi saranno stabili
Il programma Omt, sottoposto a stringenti condizioni, ha smorzato gli allarmismi sulla tenuta dell'Unione valutaria. Lo stesso Draghi ha più volte spiegato che punta a contrastare «i timori infondati sulla reversibilità dell'euro»
LUBIANA - I banchieri centrali dell'area euro si ritrovano da stasera a Lubiana, in Slovenia, per la tradizionale cena di lavoro che precede il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Si tratta di una delle due riunioni di inizio mese che la Bce tiene a rotazione tra i paesi dell'area euro, invece che nella sede istituzionale di Francoforte. Il mese scorso l'istituzione monetaria ha approntato un nuovo piano di possibili interventi calmieranti sui titoli di Stato, e il presidente Mario Draghi potrà rivendicare come il solo annuncio, senza che in concreto vi si sia speso un solo euro, sia stato sufficiente a favorire moderazioni e poi stabilizzaizoni di tassi e spread sulle emissioni dei paesi di Eurolandia ritenuti più a rischio, tra cui Spagna e Italia.
LA FRATTURA CON LA BUNDESBANK - Il programma Omt, sottoposto a stringenti condizioni, ha decisamente smorzato gli allarmismi sulla tenuta dell'Unione valutaria e lo stesso Draghi ha più volte spiegato che punta a contrastare «i timori infondati sulla reversibilità dell'euro». Domani, nella conferenza stampa esplicativa che segue l'annuncio delle eventuali decisioni sui tassi, Draghi potrebbe ribadire il fatto che ora la decisioni sono 'nella metà campo dei governi'. Perché l'attivazione dell'Omt presuppone che gli eventuali paesi beneficiari aprano una procedura di richiesta di aiuti ai partner europei con le sue relative condizioni e controlli.
L'Omt ha però anche aperto una evidente frattura con la Bundesbank, la banca centrale tedesca, su cui il Wall Street Journal ha appena pubblicato un lungo resoconto. Secondo le ricostruzioni del quotidiano Usa Draghi avrebbe lavorato per settimane sul fronte diplomatico, con numerosi contatti anche direttamente con la cancelliera Angela Merkel per rassicurare la Germania su questo programma, e circoscrivere l'ostilità di Jens Weidmann, il presidente dell'intransigente Bundesbank che vede nell'Omt rischi di deragliamento rispetto al mandato della Bce, e potenziali ricadute negative sull'inflazione.
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