26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Oggi direttorio chiave

BCE, ipotesi acquisti illimitati bond

Si sono ulteriormente scaldati gli ottimismi dei mercati sulle ipotesi di un nuovo piano di interventi calmieranti sui titoli di Stato da parte della Banca centrale euroopea, che oggi terrà una riunione chiave del Consiglio direttivo

FRANCOFORTE - Si sono ulteriormente scaldati gli ottimismi dei mercati sulle ipotesi di un nuovo piano di interventi calmieranti sui titoli di Stato da parte della Banca centrale europea, che oggi terrà una riunione chiave del Consiglio direttivo. Questo dopo indiscrezioni di stampa che, citando esponenti dell'istituzione, riferivano che il presidente Mario Draghi si sarebbe orientato ad elaborare un meccanismo di interventi che prevedrebbe acquisti «illimitati», sebbene compensati con interventi di «sterilizzazione» volti a evitare storture ed eccessi dell'offerta complessiva di liquidità.

Ipotesi, dopo quelle già trapelate negli ultimi giorni sulla propensione a procedere ad acquisti di bond fino a tre anni di maturazione, che hanno rapidamente innescato ulteriori e netti calmieramenti dei tassi su Italia e Spagna, favorendo un rientro degli spread anche sulle scadenze più lunghe. E sulla scadenza dei decennale il calo degli spread è stato favorito anche da un inconsueto smacco della Germania ad un'asta di collocamento: alla vigilia di possibili decisioni rilevanti da parte della Bce evidentemente molti investitori hanno ritenuto rischioso esporsi agli elevati prezzi (e bassi rendimenti) dei Bund. E così lo spread tra Btp italiani a 10 anni e titoli tedeschi è arrivato a scendere fino a 402 punti base, dai 428 di ieri in apertura.

Più prudenti le Borse mentre la riunione odierna resta un compito impegnativo per la presidenza Draghi, tanto più che da esponenti vicini al governo tedesco sono giunti segnali su un appoggio solo «condizionato» alle manovre che la Bce avrebbe allo studio. Michael Fuchs, parlamentare vicino alla cancelliera Angela Merkel, ha avvertito che Berlino si opporrebbe a acquisti «eccessivi» di bond, lasciando trapelare una sua contrarietà verso il concetto di «acquisti illimitati» che invece sembra tanto piacere ai mercati. Questo dopo che già da settimane a frenare l'interventismo della Bce è stata soprattutto la componente teutonica del direttorio, capeggiata da Jens Weidmann, il governatore della Bundesbank.