19 agosto 2025
Aggiornato 01:00
Torna in primo piano la BCE

Crisi, Barroso vede Draghi

Il riaccendersi dell'alta tensione sulla crisi dei debiti pubblici nell'area euro, nonostante le misure recentemente concordate dai governi, rimette in prima linea la Banca centrale europea. I mercati si interrogano sulla possibilità che la banca centrale europea adotti misure straordinarie

BRUXELLES - Il riaccendersi dell'alta tensione sulla crisi dei debiti pubblici nell'area euro, nonostante le misure recentemente concordate dai governi, rimette in prima linea la Banca centrale europea. Ieri il presidente della Bce Mario Draghi ha incontrato il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, per quella che Bruxelles ha definito una «colazione di lavoro» programmata da tempo. Versione che confermano anche dalla Bce. Proprio ieri però sui mercati europei si è scatenata una nuova ondata di pesanti cadute, accompagnata da un proseguimento dell'accumularsi delle tensioni sui titoli di Stato dei paesi periferici dell'area euro, tra cui i due più grandi: Italia e Spagna.

RIPRISTINARE LA FIDUCIA - Vero che Barroso e Draghi, assieme al presidente permanente del Consiglio europeo Herman van Rompuy, lavorano da mesi all'elaborazione di progetti di rafforzamento dell'integrazione nell'Unione europea nell'area euro, per ripristinare la fiducia sulla tenuta del blocco. Tuttavia è inevitabile che nel contesto di elevata tensione che si è ricreato nelle ultime sedute ci si pongano degli interrogativi sul contenuto delle discussioni, e sulla possibilità che questi due esponenti di primissimo piano delle istituzioni comunitarie vadano a esaminare altre questioni, come il ruolo della Bce nel contrastare la crisi.

MISURE STRAORDINARIE? - Questo mentre la prossima settimana il Consiglio direttivo dell'istituzione tornerà a riunirsi, come ogni primo giovedì del mese per le decisioni sui parametri chiave della politica monetaria. A cominciare dai tassi di interesse che a inizio luglio sono stati tagliati portandoli ad un nuovo minimo storico dal lancio dell'euro: lo 0,75 per cento mentre il quadro economico ha continuato a peggiorare. Ma adesso, ancor più che sui tagli dei tassi, gli interrogativi circondano le misure straordinarie anti crisi della Bce. L'appuntamento è per il 2 agosto, e il Consiglio verrà seguito dalla conferenza stampa di Draghi.