24 aprile 2024
Aggiornato 13:00
La riforma del mercato del lavoro

Lavoro, Casini: Non è necessario chiudere il 23

Il leader dell'UDC: No ad una resa dei conti Governo-Sindacati. L'articolo 18 non è un tabù. Bersani: Chiederemo a Monti di cercare un accordo. Bonelli: Fino ad oggi solo paccate di tasse. Di Pietro: In vista «paccate» di licenziamenti. Carfagna: Stop agli attacchi personali alla Fornero

ROMA - «Un accordo sul lavoro non solo è possibile ma credo che si avvicini. Sono fiducioso». Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, ospite di Matrix in onda questa sera su Canale 5.
«Un accordo sul lavoro - ha proseguito - è necessario. Non bisogna disperdere la pace sociale ma una trattativa che dovesse chiudersi con una resa dei conti tra governo e sindacato sarebbe negativa. L'articolo 18 non è un tabù né un dogma da cui far partire l'accordo».
Quanto alla data indicata dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, per la chiusura dell'accordo, Casini ha osservato: «La fretta fa fare i gattini ciechi. Non c'è bisogno di chiudere entro il 23, meglio avere una settimana in più ma l'accordo di tutti. Una settimana in più o in meno non cambia nulla». E sulla battuta della Fornero sulla «paccata di miliardi», il leader Udc ha ammesso: «Si è trattato di un'uscita poco sobria ma visto che ormai è stata fatta speriamo ci sia una paccatina di miliardi».

Bersani: Chiederemo a Monti di cercare un accordo - Al vertice di domani sera il Pd chiederà a Mario Monti di fare di tutto per arrivare ad un «accordo condiviso» sul mercato del lavoro. Lo ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani, dopo il colloquio con Raffaele Bonanni nella sede della Cisl: «Stiamo cercando di capire come può essere portata a buon fine la trattativa. Dalle cose che ci siamo raccontati mi sembra ci sia uno spiraglio positivo. Noi ci mettiamo a servizio di un accordo che deve cambiare, ma che deve anche realizzare una coesione. Anche giovedì al vertice con Monti spingeremo, con qualche buon argomento, perché ad accordo si arrivi».

Bonelli: Fino ad oggi si sono viste solo paccate di tasse - «Fino ad oggi le uniche paccate che si sono viste da parte del governo sono state le paccate di tasse a carico delle famiglie italiane, dei pensionati e di chi è sempre stato un contribuente onesto». Lo dichiara in una nota il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che aggiunge: «Il governo Monti propone ricette economiche che sono le stesse che hanno portato alla crisi: manca l'innovazione tecnologica e il tema della conversione dei modelli produttivi ormai superati che producono disoccupazione e debito».

Carfagna: Stop agli attacchi personali alla Fornero - «La riforma del mercato del lavoro è una priorità per il Paese e, quindi, anche per il Pdl». Lo ha affermato l'ex ministro Pdl Mara Carfagna sulle dichiarazioni del Ministro del Lavoro, Elsa Fornero.
«Il provvedimento annunciato conterrà tra l'altro misure importanti per l'occupazione femminile, norme sui congedi parentali e il sostegno dei lavoratori disabili. Si tratta di decisioni in assoluta continuità con le politiche dei governi dell'ultimo decennio, che nessuno può non condividere, e che sono in linea con le richieste di maggiore competitività e flessibilità che ci sono state fatte ancora ieri dall'Europa», ha aggiunto Carfagna. «Le critiche agli interventi del Ministro del Lavoro sono ovviamente legittime, ma non dovrebbero mai esulare dal merito delle proposte, fermarsi alla strumentalizzazione di espressioni lessicali più o meno felici. Ritengo che non si debba cadere nell'errore, commesso spesso nel passato recente, di personalizzare lo scontro politico», dice ancora. Conclude Carfagna: «Ho il sospetto che, probabilmente, se al suo posto, alle prese con una riforma coraggiosa di un settore così complesso, ci fosse stato un uomo, nessuno si sarebbe permesso di definire un Ministro della Repubblica «maestrina» o di utilizzare altri epiteti simili».

Di Pietro: In vista «paccate» di licenziamenti - «La ministra Fornero non solo insulta i lavoratori con battute indecenti come quella di ieri sulla paccata di miliardi, ma racconta anche bugie. La verità è che di quei miliardi nel progetto di riforma non se ne vede nemmeno l'ombra. Il governo vuole fare le nozze con i fichi secchi e nasconde l'assenza di idee e di risorse dietro il polverone ideologico e propagandistico dell'intervento inutile e dannoso sull'art.18». Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.