27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La riforma del mercato del lavoro

Lavoro, Bonanni: Soluzione vicina, dalla Cgil troppi no

Il leader della CISL a «La Stampa»: Noi resteremo al tavolo fino all'ultimo minuto. Quanto all'articolo 18 sulla tutela degli abusi e discriminazioni siamo inflessibuli. Per gli altri tipi di licenziamento proponiamo di applicare il modello tedesco

ROMA - «Mi piacerebbe che questa volta la Cgil facesse la sua parte fino in fondo. Se però da parte loro non ci fosse nessuna apertura non permetteremo che il governo ne approfitti per fare da solo. Si sappia che noi resteremo attaccati al tavolo fino all'ultimo minuto della trattativa». Il leader della Cisl Raffaele Bonanni, a poche ore dal nuovo round sulla riforma del lavoro, oggi pomeriggio al ministero, evidenzia in una intervista a La Stampa, che un accordo separato «non credo converrebbe a nessuno, nè credo lo cerchi il governo» ma sottolinea che «il rischio c'è, e il motivo ha a che fare con i troppi no e le troppe impuntature della Cgil».

Il leader della Cisl crede che «ci siano le condizioni» per fare l'accordo «se evitiamo la logica degli opposti estremismi». Quanto all'articolo 18 «sulla tutela degli abusi e discriminazioni siamo inflessibili. Per gli altri tipi di licenziamento - prosegue Bonanni - proponiamo di applicare il modello tedesco, un ricorso veloce di fronte al giudice con due rappresentanti, uno del lavoratore e l'altro dell'imprese». Nel caso di abuso o discriminazione il giudice «dispone l'immediato reintegro. Negli altri casi deciderà per un congruo indennizzo».