29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
I relatori della Camera

P.A., correggere le norme sul tetto stipendi manager

E' quanto si legge nella proposta di parere dei relatori Donato Bruno e Silvano Moffa depositata nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. Nella proposta i relatori esprimono parere favorevole ma sottolineano alcune criticità delle norme

ROMA - Sul tetto agli stipendi dei manager della pubblica amministrazione previsto dal Dpcm di Mario Monti «è da ritenersi necessario un intervento correttivo» al fine di «evitare ingiustificate disparità di trattamento». E' quanto si legge nella proposta di parere dei relatori Donato Bruno e Silvano Moffa depositata nelle commissioni Affari costituzionali e Lavoro della Camera. Nella proposta i relatori esprimono parere favorevole ma sottolineano alcune criticità delle norme.

«E' necessario - sottolineano - che l'intervento legislativo correttivo abbia carattere di stabilità e di organicità, al fine di evitare che l'assenza di una disciplina coerente e razionale determini una condizione di destrutturazione dell'assetto delle pubbliche amministrazioni che, a causa del susseguirsi di interventi episodici e frammentari che rendono incerto lo stato giuridico ed economico di quanti operano nella pubblica amministrazione, rischia di minare il buon andamento dell'azione amministrativa».
Tra le criticità i relatori segnalano il fatto che «la fissazione di un tetto massimo dei trattamenti retributivi dovrebbe essere oggetto di un'ulteriore riflessione proprio per valutare i profili di ingiustificata disparità di trattamento che si potrebbero determinare alla luce della composita e stratificata legislazione vigente e i profili di irragionevole incidenza sull'attuale assetto del sistema retributivo, con evidente lesione del principio di buona organizzazione delle pubbliche amministrazioni».