2 ottobre 2025
Aggiornato 19:30
E oggi convocato l'Eurogruppo a Bruxelles

Grecia, non c'è accordo sulle riforme. Il nodo resta il taglio delle pensioni

La riunione tra il primo ministro Lucas Papademos e i leader dei tre principali partiti greci sul piano di salvataggio del paese, si è conclusa senza un'intesa globale. A dividere le parti è soprattutto il programma di tagli alle pensioni, in particolare quelle integrative

ATENE - Non c'è accordo in Grecia sul processo di riforma richiesto dall'Europa. La riunione tra il primo ministro Lucas Papademos e i leader dei tre principali partiti greci sul piano di salvataggio del paese, si è conclusa senza un'intesa globale. A dividere le parti è soprattutto il programma di tagli alle pensioni, in particolare quelle integrative. «C'è un accordo su tutti i punti del programma, salvo uno. E questo richiede ulteriori discussioni con la troika», ha sottolineato Papademos.

Samaras: Bisogna avere cura dei pensionati - Il primo ministro ha così deciso di sedersi, nuovamente, al tavolo dei negoziati con Unione Europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale al fine di «concludere un accordo in vista della riunione dell'eurogruppo», convocata per oggi alle 18 a Bruxelles.
Tra le misure prese in considerazione, figurano la riduzione del salario minimo, il licenziamento di 15.000 dipendenti del settore pubblico e il taglio del 15% delle pensioni complementari. Scelte difficili, di cui nessuno ha voluto assumersi la responsabilità. «Abbiamo passato sette ore a discutere di questo», ha detto il leader dell'estrema destra Georges Karatzaféris.
Da parte sua, Antonis Samaras (destra) ha spiegato che «i negoziati continueranno sulla questione delle pensioni. «In questo momento difficile, bisogna avere cura dei pensionati. Questa è una posizione nazionale e di coscienza», ha commentato.