29 marzo 2024
Aggiornato 00:30
La crisi del debito e i mercati finanziari

Netta moderazione dei tassi BTP, spread sotto i 390 punti. Su le borse europee

Le Borse hanno consolidato dinamiche di rialzo tra segnali di miglioramento sulla dinamica dell'industria in Cina, Europa e Usa. Van Rompuy: Firma del trattato Esm in settimana. Verhofstadt: Con tassi al 6% in Italia non ci sarà ripresa. Brunetta: Sullo spread Tremonti ha le sue responsabilità

ROMA - Giornata di miglioramenti e recuperi dei mercati in Europa, dove si sono ulteriormente attenuate le pressioni sui titoli di Stato con moderazioni dei rendimenti che hanno coinvolto e nettamente anche le emissioni dell'Italia. Tanto che i rendimenti dei Btp decennali sono tornati al di sotto del 6 per cento, scendendo fino al 5,67 per cento nel pomeriggio, mentre il loro differenziale di rendimento, o spread, rispetto ai Bund della Germania è sceso sotto i 400 punti base (4 punti percentuali), fino a quota 382 punti base in serata. In chiusura è risalito lievemente a 386.

Bene l'industria UE, USA e Cina - Intanto le Borse hanno consolidato dinamiche di rialzo tra segnali di miglioramento sulla dinamica dell'industria in Cina, Europa e Usa. In serata l'euro si mantiene al di sopra di 1,31 dollari in risalita a quota 1,3193. A Milano l'indice Ftse-Mib ha chiuso al più 2,76 per cento, in serata Londra segna più 1,92 per cento, Parigi al più 2,09 per cento, Francoforte più 2,44 per cento.
A gennaio l'indice tra i responsabili degli approvvigionamenti nel settore manifatturiero dell'area euro è risalito a 48,8 punti, dai 46,9 punti del mese precedente, e pur restando a livelli di contrazione ha così registrato il valore più elevato da cinque mesi. Indicazioni analoghe sono in parte giunte anche da indagini simili in Cina così come dall'indice Ism negli Usa, che ha rafforzato i ritmi espansivi anche se meno del previsto. Intanto una indagine privata ha riferito di un rallentamento dei ritmi di creazione di nuova occupazione negli Usa.

Fiducia per un accordo sul debito greco - Al calmieramento sui bond, può aver contribuito l'attesa sulla possibilità che a breve venga raggiunto un accordo sulla ristrutturazione del debito pubblico della Grecia con i creditori privati, prevalentemente banche. In attenuazione anche i rendimenti dei titoli di Stato decennali della Spagna, al 4,84 per cento, e si sono moderati anche i tassi sui bond del Portogallo, al 15,22 per cento in serata dopo che oggi Lisbona è riuscita ad effettuare efficacemente aste di bond a breve scadenza.

Van Rompuy: Firma del trattato Esm in settimana - L'accordo sul Meccanismo europeo di Stabilità (Esm), il nuovo Fondo permanente di salvataggio dell'Eurozona che sostituirà l'attuale Efsf, «verrà fimrato questa settimana, in modo da entrare in vigore dal luglio 2012», e «aiuterà a fermare il contagio» della crisi del debito sovrano e a «ripristinare ulteriormente la fiducia» dei mercati. La ha detto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, durante il dibattito svoltosi oggi pomeriggio nella mini-plenaria di Bruxelles del Parlamento europeo, dedicato ai risultati del vertice Ue di lunedì scorso.
«Come avevamo deciso al vertice Ue di dicembre - ha ricordato Van Rompuy - rivaluteremo l'adeguatezza delle risorse dei fondi di salvataggio per l'Efsf e per l'Esm durante il prossimo Consiglio europeo, fra meno di quattro settimane (il primo marzo, ndr)». L'Esm dispone, sulla carta, di 500 miliardi di euro, che potrebbe essere portati a circa 750 miliardi se i fondi residui dell'Efsf venissero aggiunti alla sua dotazione. La Germania vorrebbe fissare invece un tetto di 500 miliardi di euro complessivi per entrambi i fondi (che comunque sono di natura diversa, fra garanzie e capitali .

Verhofstadt: Con tassi al 6% in Italia non ci sarà ripresa - L'ex premier belga e capogruppo dei liberaldemocratici al Parlamento europeo, Guy Verhofstadt, ha criticato le decisioni del vertice Ue di lunedì scorso, sottolineando che, come quelle dei vertici precedenti, non sono bastate a convincere i mercati e ad arginare il contagio della crisi del debito sovrano, che continua a mettere in difficoltà Italia e Spagna.
«Abbiamo il Six Pack, il Fiscal Compact, le misure della Bce per garantire liquidità alle banche, ma i tassi d'interesse in Italia e Spagna sono sempre proibitivi. Sappiamo tutti che i rendimenti del 6% in Italia (sui titoli di Stato, ndr) non sono sostenibili, Monti può fare quel che vuole, con questi tassi non ci sarà ripresa», ha detto Verhofstadt durante il dibattito della plenaria dell'Europarlamento, questo pomeriggio a Bruxelles, sui risultati del vertice Ue.
Il capogruppo euroliberale è tornato a chiedere la mutualizzazione di una parte del debito pubblico dei paesi dell'euro (eurobond), suggerendo all'opinione pubblica in Germania, in maggioranza contraria a quest'idea, di prendere in considerazione la proposta di creare un Fondo di riscatto (Redemption Fund). La proposta, avanzata da alcuni consiglieri economici della cancelliera Angela Merkel, mira a sterilizzare il debito pubblico eccedente il 60% rispetto al Pil, negli Stati membri in cui esiste, trasferendolo in un fondo europeo separato che verrebbe liquidato entro 20-25 anni.

Brunetta: Sullo spread Tremonti ha le sue responsabilità - «Tremonti ha le sue responsabilità. L' assenza di Tremonti da giugno a settembre ha pesato. Una quota di spread è politica, abbiamo anche noi dato una mano allo spread.» Lo ha affermato l'ex ministro Pdl per la Funzione Pubblica Renato Brunetta, a Focus Economia su Radio 24.
«Diciamo che il 70 o 80% dello spread è dettato da fattori esogeni al paese e deriva dai comportamenti di dieci grandi operatori e un 20% è legato alla specificità del paese. Noi a maggio, giugno avevano uno spread strutturalmente più basso della Spagna ed era di 50, 60, 70 % punti base. Poi - ha aggiunto Brunetta - è iniziata la fibrillazione e con la fibrillazione iniziò anche il nostro masochismo governativo con l'assenza di Tremonti dove Il governo dava delle risposte insufficienti o le dava in ritardo e quando le dava, spesso le dava contraddittorie».