19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
La crisi del debito in Grecia

Papademos: Vogliamo evitare prestiti supplementari

Il Primo Ministro greco: Atene non vuole più dei 130 milioni che l'UE è pronta a versare. Oggi l'incontro a Francoforte tra Draghi e Papademos. L'UE vuole un accordo per il salvataggio entro la settimana

BRUXELLES - Il primo ministro greco Lucas Papademos ha assicurato ieri di non voler chiedere più dei 130 miliardi di euro di prestiti che l'Europa è pronta a versare. Al termine di una riunione con la Bce e i responsabili europei, poco dopo il Consiglio Ue di Bruxelles, il premier greco ha avuto una serie di incontri con un rappresentante della Banca centrale europea, Joerg Asmussen, il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy, quello dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e della Commissione, Jose Manuel Barroso. Papademos ha poi detto in conferenza stampa di avere informato i suoi partner sui «grandi progressi» realizzati» nei negoziati con i creditori privati della Grecia.
Atene sta negoziando con i suoi creditori privati per ridurre il suo debito di 100 miliardi di euro, condizione sine qua non per lo sblocco di un secondo piano di aiuti europei di almeno 130 miliardi di euro. Tuttavia, secondo fonti europee, questa cifra potrebbe non bastare e qualcuno ha cominciato a evocare aiuti per 145 milioni «È troppo presto per dire se avremo bisogno di fondi supplementari, il nostro scopo è evitare aiuti supplementari dei nostri creditori», ha sottolineato Papademos. «Il nostro obiettivo è trovare un accordo simultaneo» con il settore privato e con i creditori pubblici, ha precisato, confermando la speranza di completare i negoziati «entro la fine della settimana».

Oggi l'incontro a Francoforte tra Draghi e Papademos - Il premier greco Lucas Papademos incontrerà oggi a Francoforte il Presidente della Banca centrale europea (Bce) Mario Draghi. Lo riferisce il quotidiano britannico Telegraph, precisando che Draghi avrebbe dovuto partecipare alla riunione sulla crisi greca svoltasi ieri dopo il vertice Ue, dove è stato invece sostituto da Joerg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della BCE.

L'UE vuole un accordo per il salvataggio entro la settimana - I leader europei hanno chiesto «entro la fine della settimana» un accordo per salvare la Grecia. «Invitiamo i ministri delle Finanze (della zona euro) ad adottare tutte le misure necessarie per applicare l'accordo con il settore privato e per adottare il nuovo programma (di prestiti da 130 miliardi di euro) entro la fine della settimana», ha detto il Presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy.
Atene sta trattando con i creditori privati per ottenere una riduzione del suo debito di oltre 100 miliardi di euro, condizione necessaria per nuovi prestiti da parte dei governi dell'eurozona e del Fondo monetario internazionale. Ieri, il Presidente francese Nicolas Sarkozy si è detto fiducioso che l'accordo con i creditori privati possa essere raggiunto a breve.
Al termine del vertice, diversi leader europei si sono quindi riuniti a discutere della situazione greca con il premier Lucas Papademos e un rappresentante della Banca centrale europea, Jorg Asmussen. Stando a quanto riferito da diplomatici, erano presenti Van Rompuy, il Presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e quello della Commissione, Jose Manuel Barroso.