A Natale 9 italiani su 10 resteranno a casa, spesa -19% sul 2010
Per pranzo o la cena di Natale disponibili 88 euro contro i 109 del 2010. I tagli alla spesa natalizia sono influenzati dal cattivo clima economico
ROMA - Nove italiani su dieci rimarranno a casa per la cena e il pranzo di Natale. E il menu sarà low cost: si spenderanno 2,3 miliardi, il 19% (542 milioni) in meno rispetto al 2010. Il clima di recessione e l'eccessivo peso delle imposte sui consumi mettono in crisi il menu di Natale e fanno serrare le fila alle famiglie. Questo il risultato dell'indagine Confesercenti-Swg su pranzo e cena di Natale.
Quest'anno dunque ci saranno soltanto 88 euro (contro i 109 dello scorso anno) a disposizione per ciascuna famiglia che, certamente, rimarrà in casa ma dovrà quindi fare anche attenzione a quanto metterà in tavola. Si concederanno qualcosa in più i giovani: per gli under 24 la spesa media sarà di 125 euro, mentre per i giovani tra i 25 e i 34 anni si arriverà a quota 101 euro. A pesare sulla spesa più che i prezzi conta la condizione economica familiare, uno dei maggiori ostacoli per la metà degli intervistati. Cresce il peso percepito delle tasse (+6%) mentre rimane invariata la preoccupazione legata al lavoro, presente per il 12% degli italiani ma che sale a quote tra un terzo e un quarto per le fasce d'età 24-44 anni.
I tagli alla spesa natalizia sono influenzati dal cattivo clima economico. Quasi un italiano su 3 (28%) sostiene di riuscire ad arrivare, con lo stipendio, solo fino alla terza settimana del mese: lo scorso solo il 20% degli intervistati. Salgono anche, del 2%, gli italiani che dicono di arrivare alla seconda settimana: adesso sono il 10%, un italiano su dieci. Crolla il numero di chi riesce a coprire tutti e 30 i giorni del mese con lo stipendio: sono solo il 62%, lo scorso anno erano il 72%.