25 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Primo investimento in Italia di Moser Baer e General Electric in questo settore

Inaugurata a Villasor la serra fotovoltaica da record

Ventisei ettari di serre fotovoltaiche in grado di incrementare le rese delle coltivazioni agricole e di produrre 20 megawatt di energia elettrica, che equivalgono ai consumi elettrici annuali di 10mila abitazioni e a una riduzione di 25mila tonnellate nella emissione di Co2

CAGLIARI - Ventisei ettari di serre fotovoltaiche in grado di incrementare le rese delle coltivazioni agricole e di produrre 20 megawatt di energia elettrica, che equivalgono ai consumi elettrici annuali di 10mila abitazioni e a una riduzione di 25mila tonnellate nella emissione di Co2. Tanto quanto può risparmiarne una foresta di 3.200 ettari, pari a 4.500 campi da calcio. Sono i numeri della serra fotovoltaica da record, già allacciata alla rete e presentata oggi alla stampa e alle autorità locali in Sardegna da due multinazionali che per la prima volta hanno investito (per ora circa 70 mln di euro) in Italia: l’indiana Moser Baer Clean Energy Limited (MBCEL) e il colosso americano General Electric.

‘Su Scioffu’, il nome del mega parco serricolo costruito nel comune di Villasor, a ovest di Cagliari, sarà da oggi la cartina di tornasole per gli operatori mondiali dell’energia, grazie a un progetto innovativo e mai sperimentato sino ad ora. «Su Scioffu – ha spiegato il il CEO di MBCEL, Lalit Kumar Jain – è la dimostrazione pratica della multifunzionalità del fototovoltaico: questo enorme parco serricolo è un hub di tecnica verde rinnovabile in grado di produrre elettricità in maniera ecosostenibile e allo stesso tempo di rilanciare un’area in difficoltà con la creazione di circa 90 nuovi posti di lavoro e lo sviluppo innovativo dell’agricoltura». Ed è proprio per le potenzialità dell’Isola e per la ferma volontà ad accogliere la green economy che General Electric ha deciso di investire nel progetto in joint venture con MBCEL. Per l’AD e responsabile per l’Europa di General Electric Energy Financial Services, Andrew Marsden: «Su Scioffu documenta il nostro impegno ad investire in Europa con importanti partner in progetti di alto livello, nonostante le sfide economiche che interessano quest’area. Inoltre questo parco serricolo dimostra la mission di GE volta a partecipare a iniziative ancora in fase di sviluppo, in particolare in quelle che realizzano la nostra visione di ‘ecomagination’, che punta a creare valore affrontando le sfide legate a energia, efficienza e fabbisogno idrico».

Sino ad oggi l’investimento di Moser Baer, responsabile dello sviluppo e della realizzazione del progetto, e di General Electric è stato di circa 70mln di euro (Gruppo Intesa è il partner finanziario), ma il progetto non si ferma qui. «È infatti in cantiere - ha detto il responsabile Sviluppo Sud Europa di MBCEL, Marcello Spano - un’estensione della serra che determinerà una potenza complessiva di 40 Mw».

Tra i primati stabiliti dalla centrale verde di Su Scioffu, anche quelli – record – di realizzazione: in 4 mesi infatti il sito è stato costruito e allacciato, completo di 134 serre e 84.400 pannelli al silicio policristallino. È iniziata l’attività agricola di Twelve Energy Società Agricola (titolare del parco serricolo), che ha stipulato accordi con alcune cooperative agricole dell’Isola, cui è stata affidata la coltivazione di varie colture orticole (tra cui melone, anguria, zucchina romanesca da gennaio, ma anche rosa e finocchio). Twelve Energy quindi manterrà il rischio legato alla coltivazione e si occuperà della commercializzazione e della vendita di tali prodotti attraverso accordi diretti o mediati anche con la Gdo. La complessa struttura giuridica – elaborata e definita dal Responsabile per gli Affari Legali di MBCEL per l’Italia, Felice Bonfanti – permetterà alle cooperative di avere una sicura fonte di reddito oltre all’opportunità di dialogare con mercati altamente competitivi per poterne poi avere accesso. Una formula ‘glocal’ su cui anche il territorio ripone molte speranze, dopo la dismissione dello storico zuccherificio Eridania Sadam di Villasor che contava circa 80 lavoratori. Un pezzo di storia del paese, che da oggi ha la possibilità di iniziarne un’altra.