31 luglio 2025
Aggiornato 09:30
Trilaterale Francia-Italia-Germania

BCE, il duo Merkel-Monti placano il fervore di Sarkozy: rispettarne l'autonomia

Ma poi il Presidente francese sibila: «Ci siamo adattati alla situazione». Merkel: «Dobbiamo avere fiducia in questa istituzione essenziale, e astenerci dal fare commenti positivi o negativi»

PARIGI - La Francia lascia cadere formalmente, anche se con una malcelata insofferenza, il pressing sulla Banca centrale europea: dopo la «trilaterale» con Italia e Germania, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha cambiato decisamente linea rispetto ai forti richiami lanciati dal suo governo verso l'istituzione monetaria, anche fino a stamattina. Al vertice di oggi «è stato concordato di rispettare l'indipendenza della Bce», ha detto nella conferenza stampa al termine dell'incontro a Strasburgo con il presidente del Consiglio Mario Monti e con la cancelliera della Germania Angela Merkel. «Dobbiamo avere fiducia in questa istituzione essenziale, e astenerci dal fare commenti positivi o negativi», ha esplicitato, quasi stesse ripetendo frasi attentamente negoziate con gli altri due leader.
Salvo poi lasciarsi sfuggire uno sfogo eloquente: «Ci siamo adattati alla situazione».

La precisazione della Merkel - A scanso di qualunque equivoco tuttavia, alle domande di alcuni giornalisti che sembravano scettici su questo cambiamento di rotta francese, con toni energici è poi intervenuta la stessa Merkel: «Forse non avete sentito bene, forse ci sono stati problemi di traduzione - ha detto - comunque Sarkozy ha già chiarito che la Bce è indipendente». Peraltro la Merkel ha chiarito anche, ove vi fosse stato il dubbio, che la necessità di riformare i trattati europei - su cui concordano Germania, Francia e Italia, riguarda le regole di governance economica (ossia la gestione dei conti pubblici nazionali) e non certo il mandato della BCE. Che resta quindi quello di garantire la stabilità dei prezzi, come vogliono sia la Bce che Berlino.