26 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Consumatori | Telecomunicazioni

Attende invano 175 giorni l’attivazione dell'Adsl già pagata: avrà 4 mila ¤ di danni

Un associato di Minturno (LT), esasperato, aveva inviato il recesso e si era trovato senza linea e con altre bollette: Telecom condannata

LATINA - Ha atteso invano per 175 giorni l'attivazione dell'Adsl, già pagata. Esasperato ha inviato il recesso ma si è trovato senza linea e con altre fatture da pagare. La storia di un associato Confconsumatori di Minturno (LT) si è conclusa davanti al Giudice di Pace, che con sentenza n. 174/11, ha condannato la Telecom Italia S.p.A. al risarcimento dell'utente che aveva regolarmente richiesto l’attivazione della linea ADSL, mai attivata nonostante il pagamento del contributo di attivazione e dei canoni mensili.

L’inadempimento contrattuale del Gestore si è protratto per ben 175 giorni ignorando le continue e incessanti lamentele dell’utente che nel frattempo veniva costretto illecitamente al pagamento di un servizio mai reso.
L’utente, esasperato, alla luce del prolungato inadempimento contrattuale, ha deciso di inviare una raccomandata a./r. per recedere dal contratto ADSL provvedendo anche al successivo invio a proprie spese del modem. A seguito della comunicazione di recesso, la Telecom Italia S.p.A. ha emesso un'ulteriore fattura comprensiva ancora una volta del canone abbonamento e del costo di noleggio router ed addirittura a sospendere la linea telefonica senza alcun preavviso scritto.

Solo a seguito dell’intervento della Confconsumatori-Latina, la Telecom Italia S.p.A. provvedeva finalmente ad ammettere il problema, riconoscendo il disservizio, le problematiche segnalate, scusandosi per l’accaduto e riconoscendo il rimborso dei canoni ADSL, dei canoni di noleggio router e del contributo di disattivazione oltre alle spese di restituzione del prodotto. Tuttavia il Giudice di Pace di Minturno ha stabilito che la Telecom «con la restituzione delle somme relative ai canoni indebitamente incassati, non ha minimamente indennizzato il pregiudizio patito» dal consumatore e pertanto condannava la Telecom al pagamento dell'indennizzo dovuto nella misura di 3.937,50 ¤ oltre spese legali.

«L'utente ha visto così tutelata la sua posizione – dichiara l'avv. Barbara Romano legale della Confconsumatori Latina - in quanto a ristoro del pregiudizio subito dall’utente derivante dai vari disservizi trova applicazione, in materia di garanzie offerte al cliente, quanto stabilito nelle Condizioni Generali di Abbonamento Telecom Italia S.p.A».

«Questa sentenza – continua l'avv. Franco Conte Presidente della Confconsumatori Latina – si inserisce nel novero delle numerose pronunce che la nostra associazione, per il tramite dei propri legali, ha ottenuto in favore dei consumatori i quali hanno sempre il diritto di essere tutelati da abusi e forzature».