20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Industria & Rappresentanza

Fiat: Marchionne, dopo Confindustria via anche da Anfia

L'AD del Lingotto: «Nessuna ragione politica, serve libertà d'azione». Razelli si dimette da Presidenza Anfia dopo l'uscita di Fiat. Cgil: Da Marchionne nuova disdetta per lasciare l'Italia

ROMA - Dopo Confindustria Fiat abbandona anche l'Anfia. Lo ha annunciato l'ad di Fiat Sergio Marchionne intervenendo all'assemblea generale dell'Anfia. «È una scelta che abbiamo valutato con grande serietà e non ha nulla a che vedere con ragioni politiche - ha detto Marchionne riferendosi all'abbandono di Confindustria e di riflesso anche di Anfia. Questa libertà d'azione, che gestiremo non solo nel rispetto delle leggi ma soprattutto con profondo senso di responsabilità, è il requisito essenziale se vogliamo essere protagonisti dello sviluppo industriale del nostro Paese».

Stiamo lavorando per più efficienza e libertà da vincoli - «Qui in Italia - ha affermato Marchionne - la Fiat sta facendo, in modo autonomo e proattivo tutto ciò che è necessario per diventare più efficiente, per liberarsi da vincoli che in un'economia di mercato non sono che freni allo sviluppo e per mettere in pratica tutto quello che ha promesso. In questa chiave - ha aggiunto - va letta la nostra decisione di uscire da Confindustria e di riflesso, come anticipato il presidente Eugenio Razelli, anche dall'Anfia».
«La Fiat - ha proseguito - è impegnata nella costruzione di un grande gruppo internazionale e non può permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze e con condizioni troppo diverse da quelle che esistono in tutto il resto del mondo. Ho sentito spesso parlare - ha concluso - di un disimpegno ella Fiat dall'Italia: credo che la migliore risposta a questi profeti di sventura siano i fatti che riguardano l'ampio e convinto piano di investimenti che abbiamo in corso nel paese».

Razelli si dimette da Presidenza Anfia dopo l'uscita di Fiat - Eugenio Razelli non sarà più il presidente dell'Anfia. Lo ha annunciato lo stesso Razelli nel corso dell'Assemblea generale dell'Anfia spiegando che si tratta «di un gesto coerente con l'uscita di Fiat da Confindustria, e di riflesso, dall'Anfia». Un annuncio, quest'ultimo, fatto oggi dall'ad di Fiat, Sergio Marchionne nel corso della stessa assemblea.
Razelli è amministratore delegato di Magneti Marelli, società del gruppo Fiat e l'Anfia (l'Associazione nazionale filiera industria automobilistica) aderisce a Confindustria. Razelli dovrebbe presumibilmente rimanere in carica fino a dicembre.

Cgil: Da Marchionne nuova disdetta per lasciare l'Italia - «Di disdetta in disdetta continuano i pretesti per non impegnarsi nel paese». Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta così l'annuncio dell'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, di lasciare dopo Confindustria anche l'Anfia, l'associazione della filiera dell'industria dell'auto.
Per il sindacalista, infatti, «lo stillicidio di dichiarazioni di Marchionne conferma nuovamente la nostra preoccupazione che di disdetta in disdetta dai sistemi della rappresentanza, in questo caso la fuoriuscita dall'Anfia, e con la messa in discussione delle regole delle relazioni sindacali si certifica la scelta di trovare tutti i pretesti possibili per non impegnarsi nel paese. Con l'annuncio di oggi, infatti, Marchionne si assume la responsabilità di mettere in fibrillazione l'intero sistema auto italiano», conclude Scudiere.