28 agosto 2025
Aggiornato 00:30
In una giornata la Borsa russa ha perso quasi il 9%

Lo spettro del ’29 anche su Mosca

Nuovo crollo dei listini in Europa. Milano lascia sul terreno il 4,5. Sei paesi, compresa la Gran Bretagna scrivono all’eurozona: intervenite presto se no frana tutto. Gli italiani dimezzano le cene al ristorante

LONDRA - Si è trattato di un vero appello ai vertici dei paesi dell’euro ad intervenire al più presto per evitare un tracollo globale. Fra i paesi che si lamentano dell’inerzia dell’Eurozona c’è anche la Gran Bretagna
Il messaggio è stato recapitato nella forma di riposta al presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, paese che ha la presidenza del G20, il quale ieri a New York aveva avvertito come la crescita economica e la stabilità dovranno essere al centro del vertice del G20 a Cannes.

Sei paesi del G20 all’Eurozona: fate presto - Sei paesi del G20 - Gran Bretagna, Australia, Canada, Corea del sud, Indonesia e Messico - si sono rivolti ai partner dell'area euro affinché agiscano rapidamente per risolvere la crisi e «impedire che finisca per contagiare l'economia mondiale». Un messaggio recapitato nella forma di riposta al presidente della Francia, Nicolas Sarkozy, paese che ha la presidenza del G20, il quale ieri a New York aveva avvertito come la crescita economica e la stabilità dovranno essere al centro del vertice del G20 a Cannes.

Giovedì nero a Mosca: crollo di quasi il 9% - Borsa di Mosca in caduta libera, sulla scia dei crescenti timori per l'economia Usa e dell'eurozona: l'indice Rts ha chiuso con una perdita dell'8,5 per cento, mentre il Micex ha lasciato sul terreno 7,82%, scendendo sotto la «soglia psicologica» dei 1.400 punti. Lo riferisce Ria Novosti a conclusione della sessione odierna. Un crollo simile lo si era avuto a Mosca dopo l'annuncio del taglio del rating Usa da parte di Standard and Poor's.

Crollo in tutta Europa: Milano perde il 4,5% - Seduta in profondo rosso per le Borse europee: Parigi ha chiuso in ribasso del 5,25%, Francoforte del 4,96%, Londra del 4,67%, Zurigo del 3,41%.
Pioggia di vendite in tutta Europa e a Wall Street
Chiusura in forte ribasso a Piazza Affari, in linea con l'andamento delle altre Borse europee e di Wall Street: il Ftse Mib ha messo a segno un calo del 4,52% a 13.481 punti.

Ondata di vendite anche Wall Street - Anche a Wall Street si profila un proseguimento dell'ondata di cadute, partita ieri proprio oltre atlantico dopo che gli esiti del direttorio della Federal Reserve hanno sia deluso le attese che rafforzato le paure sui rischi di una ricaduta in recessione. Quando all'avvio degli scambi mancano quasi 3 ore a New York, i contratti futures sull'indice Dow Jones si attestano al meno 1,78 per cento, i future sul Nasdaq al meno 1,84 per cento e i futures sullo S&P 500 al meno 1,93 per cento.

Il commissario Ue, Olli Rehn: non prevedo che ci sia bisogno di salvataggi per l’Italia - «Non prevedo che ci sarà alcun bisogno di un piano di soccorso per l'Italia». Lo ha detto il commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, parlando da Washington durante i lavori del meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale. Rehn ha inoltre sottolineato che «da un punto di vista fiscale non c'è bisogno di chiedere di più all'Italia».

Bisogna rimettere in ordine le finanze pubbliche . Più in generale, Rehn ha sottolineato che il rallentamento dell'economia «non è una scusa per smettere di mettere ordine nelle finanze pubbliche».
Per quanto riguarda invece la Grecia, il commissario Ue ha sottolineato che «l'Unione Europea non permetterà un default incontrollato» del Paese «né una sua uscita dall'Eurozona». Si tratterebbe infatti di una possibilità capace di causare «enormi danni economici e sociali».

Christine Lagard (Fmi): ci vuole pazienza, non siamo ai tempi di Napoleone  - Anche se esiste «un gap tra le decisioni e l'applicazione dei provvedimenti, non siamo più all'epoca di Napoleone quando un leader schiocchiava le dita e gli altri eseguivano. C'è una procedura parlamentare, siamo in democrazia». Lo ha detto il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde, durante i lavori del meeting annuale a Washington, rispondendo a chi chiedeva se la crisi potrebbe intensificarsi in alcuni Paesi, compresa l'Italia, prima che siano applicate le misure decise lo scorso 21 luglio.
«I cambiamenti non possono avvenire dall'oggi al domani, ma il segnale mandato è preciso. Occorre tempo per applicare i provvedimenti decisi», ha detto.

Federerconsumi: gli italiani dimezzano le cene al ristorante - Crisi sì, ma senza rinunciare alla buona tavola. Gli italiani, infatti, se da un lato dimezzano le cene al ristorante per ovvi motivi economici, dall'altro si rifugiano in casa, per riscoprire la cucina casalinga. Ridimensionate le cene fuori, calate del 50% secondo un'indagine di Federconsumatori, gli italiani mettono le mani in pasta e riscoprono il gusto dei manicaretti fatti in casa. Cimentarsi con maestria tra pentole e fornelli, spiega Food%Trend, è ormai un vero e proprio trend.
Ecco, allora, che svettano in cima alle classifiche di vendita i libri di cucina (+87,4%) e l'interesse per videoricette, food blog, programmi tv e applicazioni per smartphone dedicate cresce in maniera esponenziale (dati Nielsen).