26 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Un investimento da 1,6 miliardi di dollari per sfruttare il sole del deserto

Fotovoltaico: In California l’energia viene dagli specchi

L’impianto verrà realizzato dalla spagnola Abengoa. Con 250 MW di potenza, la nuova centrale aumenterà del 50% la capacità totale di energia solare a concentrazione installata negli USA

ROMA - L'impianto in questione è il Mojave Solar Project, situato nel deserto del Mojave (California meridionale, 150 km a nord-est di Los Angeles), che adotta la tecnologia degli specchi parabolici lineari. Vengono cioè utilizzati specchi concavi, lunghi decine di metri, che concentrano la radiazione del sole su un tubo posto nel loro fuoco, nel cui interno circola il fluido che, così riscaldato, produce il vapore necessario alla generazione di elettricità.

Coprirà i consumi di 54 mila abitazioni - Con 250 MW di potenza, la nuova centrale aumenterà del 50% la capacità totale di energia solare a concentrazione installata negli USA e produrrà elettricità equivalente ai consumi di circa 54.000 abitazioni. L'inizio delle attività commerciali è previsto per il 2014.
Il Dipartimento dell'energia degli Stati Uniti ha approvato un finanziamento di 1,2 miliardi di dollari (circa 870 milioni di euro) come garanzia per il progetto di questo grande impianto di energia solare a concentrazione in California.
Il prestito garantito coprirà il 75% del costo dell'impianto, che verrà realizzato dalla spagnola Abengoa con un investimento complessivo di 1,6 miliardi di dollari (circa 1,16 miliardi di euro).

Gli spagnoli di Abengoa si sono aggiudicati la realizzazione dell’impianto - Per la distribuzione dell'elettricità prodotta la Albengoa ha firmato un contratto dalla durata di 25 anni con la Pacific Gas & Electric, una delle principali società di energia elettrica degli Stati Uniti.

Stev Chu: doppiamo competere con la Cina nell’energia pulita - Secondo il segretario all'energia Steven Chu, «gli investimenti negli impianti solari come questo sono cruciali per competere con i Paesi come la Cina nella corsa alle energie pulite e per creare posti di lavoro in questo settore in America». La ricaduta occupazionale, secondo Chu, è valutabile infatti in oltre 900 posti.